Programma 2008-2009 NF

Il Medioevo in scena.
Temi del pensiero medievale nella testualità di William Shakespeare

 

Programma d’esame definitivo,
per studenti non frequentanti

 

Indicazioni generali

Il corso, articolato in 3 moduli (ognuno dei quali corrisponde a 3 CFU), vale per tutti i corsi di laurea (quadriennale, triennale e magistrale) i cui ordinamenti (vecchi o nuovi) contemplino la possibilità di scegliere l’esame di Storia della filosofia medievale (per 9 o 6 CFU). Gli studenti che portano il programma da 6 crediti sono tenuti a preparare solo due fra i moduli del monografico, scelti in accordo con il docente.

 

Parte monografica – Programma base (9 crediti)

– Modulo 1: “La teoria medievale della regalità nei drammi storici di Shakespeare” (3 CFU) e
– Modulo 2: “Gli eroi tragici di Shakespeare e la concezione dell’uomo nel pensiero medievale”(3 CFU)

    1. Di William Shakespeare sono da leggere le seguenti opere: Riccardo II, Enrico V, Amleto, Macbeth e Otello. Ci si può avvalere del cofanetto della Newton Compton (William Shakespeare, Tutto il teatro) o dei volumi contenenti le singole traduzioni (edizioni suggerite: Feltrinelli, Newton Compton o Mondadori);
    2. E. Kantorowicz, I due corpi del Re. L’idea di regalità nella teologia politica medievale, Torino, Einaudi, 1989, pp. 7-38 e Rossella Ciocca, Il cerchio d’oro: i Re sacri nel teatro shakespeariano,Roma, Officina Edizioni, 1987, pp. 9-15, pp. 55-86, pp. 153-167; (materiali in distribuzione all’ufficio fotocopie del dip. di Filosofia e alla libreria Cuem);
    3. C. Patey, Storie nella storia. Teatro e politica nell’Inghilterra rinascimentale, Milano, Cuem, 2000, pp. 18-35, 61-71 e 75-80;
    4. G. Melchiori, Shakespeare: politica e contesto economico, Roma, Bulzoni, 1992, pp. 9-28 e F. Ferrara, Shakespeare e le voci della storia, Roma, Bulzoni, 1994, pp. 7-30 e 44-53 (materiali in distribuzione all’ufficio fotocopie del dip. di Filosofia e alla libreria Cuem).

Letture aggiuntive per non-frequentanti

In aggiunta a quanto indicato sin qui, il programma per gli studenti non-frequentanti relativo ai moduli 1 e 2 comprende anche:

1.5 P. Pugliatti, Shakespeare storico, Roma, Bulzoni, 1993, pp. 20-44, 52-54 e 63-72 (in distribuzione all’ufficio fotocopie del dip. di Filosofia);

1.6 S. Simonetta, Un regno per palcoscenico. La messa in scena della regalità medievale nel teatro di Shakespeare, Milano Cuem (per informazioni sul volume, si veda la sezione Avvisi).

La specificità dei temi trattati nel monografico di quest’anno mi ha indotto a intraprendere la stesura di questo saggio-dispensa (vedi punto 1.6) in cui confluiranno i materiali utilizzati nel corso delle lezioni: per ovvie ragioni, d’altra parte, il testo sarà disponibile solo a partire dall’estate.
In alternativa, in sostituzione dello studio indicato al punto 1.6, per chi volesse assolutamente dare l’esame da non frequentante prima degli appelli di settembre, ho individuato una serie di letture che integrino il programma in modo da ridurre al minimo le difficoltà determinate dal fatto di non aver partecipato alle lezioni e di non poter disporre della dispensa. Si tratta quindi di scegliere e portarequattro letture, fra le seguenti (1.6 bis):

  1. C. Belsey, Creare Storie ora e allora: Shakespeare da Riccardo II a Enrico V, in A. Marzola (a cura di),L’altro Shakespeare. Critica, storia e ideologia, Milano, Guerini, 1992, pp. 129-155 (in distribuzione all’ufficio fotocopie del dip. di Filosofia);
  2. V. Gabrieli, La storia dell’Inghilterra nel teatro di Shakespeare, Roma, Bulzoni, 1995, pagine scelte (ossia pp. 9-21, 29-44 e 63-66, in distribuzione all’ufficio fotocopie del dip. di Filosofia);
  3. C. McGinn, Shakespeare filosofo. Il significato nascosto nella sua opera, Roma, Fazi Editore, 2008 (ed. orig. 2006), pp. 3-20 (temi generali), pp. 41-68 (su Amleto), pp. 69-100 (su Otello) e pp. 101-121 (suMacbeth);
  4. A. Lombardo, Introduzione al Macbeth, in M. Tempera (a cura di), Macbeth: dal testo alla scena,Bologna, CLUEB, 1982, pp. 9-23 (lo si trova nella Biblioteca di Anglistica);
  5. J. McRae, “To have proved most royal”. Amleto e il numero sette, in M. Tempera (a cura di), Hamlet: dal testo alla scena, Bologna, CLUEB, 1990, pp. 61-71 (lo si trova nella Biblioteca di Anglistica);
  6. D. Montini, I discorsi dei re. Retorica e politica in Elisabetta I e in Henry V di Shakespeare, Bari, Adriatica Editrice, 1999, pp. 57-62, 111-122 e 132-137 (in distribuzione all’ufficio fotocopie del dip. di Filosofia);
  7. A. Rolls, The Theory of the King’s Two Bodies in the Age of Shakespeare, Lewinston, E. Mellen Press, 2000, pp. 97-147 e 187-250 (lo si trova nella Biblioteca di Filosofia);
  8. A. Serpieri, Polifonia shakespeariana, Roma, Bulzoni, 1993, pp. 41-67, 105-118 e 122-134 (su Riccardo II, Enrico V e Amleto): lo si trova nella Biblioteca di Anglistica;
  9. T. Spencer, Shakespeare and the Nature of Man, New York, Macmillan, 1961, pp. 1-50, 93-135 e 153-162  (lo si trova nella Biblioteca di Anglistica).

– Modulo 3: “Il fantasma del palcoscenico: linee essenziali della storia della filosofia nel Medioevo”  (3 CFU)

Si danno 2 casi:

3.a. Gli iscritti al corso di laurea in Filosofia immatricolatisi nell’a.a. 08/09
e
gli studenti di tutti gli altri corsi di laurea che siano particolarmente interessati ad acquisire una conoscenza generale del pensiero filosofico medievale
portano il seguente testo:

Stefano Simonetta, Il Medioevo, in Filosofia e cultura, a cura di A. La Vergata-F. Trabattoni, vol. 1, Firenze, La Nuova Italia, 2007, pp. 454-481, pp. 516-576, 597-689.

3.b. Gli studenti iscritti al corso di laurea in Filosofia
 immatricolatisi prima dell’a.a. 08/09
e
gli studenti di tutti gli altri corsi di laurea che preferiscano questa soluzione
portano il seguente testo:

Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri et al., Pensare il medioevo, Milano, Mondadori Università, 2007 (con l’esclusione dell’ultimo capitolo)*.

*Attenzione: Per tutti gli studenti di Filosofia immatricolatisi prima dell’a.a. 08/09 che non abbiano ancora dato la parte istituzionale (e per i quali dunque, se triennalisti, l’esame vale ancora complessivamente 12 CFU: 3 di istituzionale + 9 dei 3 moduli) rimangono valide le indicazioni relative alla preparazione della parte istituzionale in vigore l’anno scorso. Al fine di acquisire la necessaria conoscenza generale della storia del pensiero medievale (e poter poi sostenere l’esame monografico), essi debbono quindi avvalersi – a loro scelta – degli strumenti indicati in uno dei seguenti punti:

a) S. Simonetta, Il Medioevo, in Filosofia e cultura, a cura di A. La Vergata-F. Trabattoni, vol. 1, Firenze, La Nuova Italia, 2007, pp. 454-689;

b) Mt. Fumagalli Beonio Brocchieri-M. Parodi, Storia della filosofia medievale, Roma-Bari 1989 (ed edizioni seguenti) – con la sola esclusione del cap. 7 della prima parte, dei capp. 1 e 5 della seconda e dei capp. 2, 5, 8, 12 e 14 della terza.