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ARCHEOMETRIA DELLA CERAMICA TERRAMARICOLA:
PRIME ANALISI DA SANTA ROSA DI POVIGLIO (poster)
Chiara Pizzi1), Mauro Cremaschi1)
1) Università degli
Studi di Milano, Dipartimento di Scienze della Terra A.
Desio, via Mangiagalli 34, 20133 Milano
chiara.pizzi@unimi.it
Nei siti archeologici protostorici, ed in particolare in quelli
terramaricoli, la ceramica costituisce la maggior parte dei ritrovamenti
ed è abitualmente studiata dal punto di vista tipologico
e funzionale. Tuttavia indicazioni importanti possono essere
fornite anche dalle analisi archeometriche, finora non numerose,
volte ad indagare provenienza delle materie prime e processi
produttivi (tipologia degli impasti, tipo di degrassante utilizzato,
modalità di foggiatura e cottura).
Si è pertanto avviato anche a Santa Rosa di Poviglio un
progetto di studio mineralogico-petrografico di sezioni sottili
e analisi mediante diffrazione a raggi X su materiali ceramici
provenienti dal Villaggio Piccolo e dal Villaggio Grande, di
cui si presentano qui i risultati preliminari.
Tali analisi, effettuate su campioni provenienti da unità
di sicura affidabilità stratigrafica, attestano luso
sistematico del degrassante (chamotte), la cottura a temperature
assai basse (non superiori a 650°) che hanno permesso la
conservazione di frammenti di gusci di molluschi, la presenza
di inclusi vegetali.
Le ceramiche analizzate si differenziano nettamente per la natura
degli impasti che risultano appartenere a due tipi chiaramente
distinguibili, uno di tessitura limo-argillosa e con pasta di
fondo tendenzialmente isotropa (Gruppo 1) e laltro marcatamente
più argilloso (Gruppo 2) con pasta di fondo fortemente
birifrangente. Tale differenza però non può essere
messa in relazione con le forme e la conseguente funzionalità
dei recipienti, in quanto sia le forme da mensa che
quelle destinate allo stoccaggio appaiono foggiati con entrambi
gli impasti, nè con la cronologia dei materiali poiché
gli stessi gruppi sono attestati sia nel Villaggio Piccolo che
nel Villaggio Grande. E assai più probabile che
dipenda da una precisa selezione della materia prima e dai processi
di lavorazione. Per identificare la provenienza dei due impasti
e comprendere i processi cui sono stati sottoposti è in
corso lanalisi di campioni di terreno provenienti dal sito
e dai suoi dintorni.