Un’interessante ricerca ha studiato recentemente la relazione tra il miglioramento della sostenibilità nell’allevamento del pollo da carne e la qualità della carne prodotta.
Lo studio su FOOD POLICY (Information effects on consumer preferences for alternative animal feedstuffs) ha mostrato il tentativo di rendere più sostenibile l’alimentazione degli animali, sostituendo la soia con fonti di proteine alternative, come alghe e insetti. Nutrizionalmente simili alla soia, le alghe a crescita rapida e gli insetti offrono il vantaggio di evitare che la produzione di mangimi determini un consumo di terra. Per contro, conferiscono alla carne un colore rosso più intenso, con sfumature gialle, che rende necessario fornire ai consumatori una spiegazione, in modo particolare perché le conseguenze sull’ambiente e sulla salute siano percepite dai consumatori e siano adeguatamente comunicate sulle confezioni e nei punti vendita.
I ricercatori dell’università di Gottinga, in Germania, e di Alberta, in Canada, hanno condotto una ricerca, da cui è emerso che l’informazione sugli alimenti forniti ai polli rischia di essere un’arma a doppio taglio. Se da un lato attrae i più sensibili alle problematiche ambientali, dall’altro finisce addirittura per allontanare quelli meno interessati a tali aspetti.