Alessandro Roccati (Torino, 1941), insegna dal
1987 Egittologia all'Università di Roma "La Sapienza". In precedenza.
ha lavorato al Museo Egizio di Torino, occupandosi particolarmente dello studio
e della ricomposizione di papiri ieratici. Questo profilo della lingua egizia non intende servire da manuale; si propone però di delineare la struttura quale appare ad un criterio interpretativo attuale, in funzione di un processo storico che non dimentichi le vicende linguistiche dell'intero oriente mediterraneo. In particolare è sembrato importante il nesso con il carattere della documentazione, a causa delle strette connessioni tra lingua e scrittura, il predominio delle attestazioni letterarie, la successione di valori diversi portati dall'uso della scrittura in progresso di tempo. Nello snodarsi di una visione personale mi è parso più utile, e vorrei non presuntuoso, raccogliere i frutti di ricerche discontinue, che non cercare di presentare un quadro delle opinioni, non particolarmente dinamico, o di tratteggiare un risultato dogmatico. Questi materiali debbono anzitutto la loro sperimentazione a cicli di lezioni tenuti per contratto presso l'Università Statale di Milano su vari anni, per iniziativa della professoressa Maria Mayer Modena. Il favore riscosso dalla pubblicazione di varie stesure provvisorie mi ha incoraggiato a darvi una presentazione un po' più estesa, ben sapendo che essa rimane assai semplificata. D'altronde ragioni di equilibrio e il timore che una maggiore ridondanza nuocessero alla chiarezza e facilità di lettura mi hanno spinto ad attenermi ad una forma succinta. In appendice è parso opportuno richiamare le corrispondenze tra i paragrafi e i luoghi dei manuali e degli studi che provvedono una discussione più ampia degli argomenti; come i rinvii ad esercizi applicativi che possono essere utilmente praticati, senza appesantire l'essenzialità di questi "elementi". La loro redazione vuole soprattutto essere un invito a guardare oltre gli stessi strumenti di lavoro che costituiscono una tappa indispensabile della ricerca. A.R. |