Cambiamento in Kuhn e Kuhn-Loss

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Federico Bassi

Buongiorno professore,
Grazie innanzitutto della chiarezza di queste lezioni e della disponibilità a chiarire i dubbi.
Non mi è chiaro un passaggio della riflessione di Kuhn riguardo al cambio di paradigma. Mi risulta difficile, in particolare, accettare la visione di Kuhn sulla mancanza di criteri esterni per “giudicare” una fase di scienza normale rispetto alla precedente: ho sempre pensato infatti che , all’interno di una rivoluzione scientifica, si guadagni in primo luogo un maggiore potere predittivo ed esplicativo sui fatti del mondo e, in secondo luogo, maggiori applicazioni pratiche della teorie. Mi riesce difficile pensare, ad esempio, che tutti i fenomeni fisici che siamo riusciti a comprendere in termini di teoria galileiana potrebbero essere compresi all’interno della fisica aristotelica. Allo stesso modo, rimanendo alla fisica precedente, non sarebbe risultato impossibile ottenere applicazioni pratiche di grande impiego e utilizzo? Mi chiedo quindi se non sia possibile applicare una sorta di criterio “utilitaristico” per giudicare una fase di scienza normale rispetto alla precedente.

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