Negli ultimi scampoli della vicenda repubblicana di Roma, i componenti del secondo triumvirato si accingono a regolare tutti i conti in sospeso: Antonio, in particolare, reclama per sé la testa dell’uomo che ha osato opporsi a suoi piani e che in troppe occasioni lo ha messo alla berlina con la propria tagliente eloquenza. Quell’uomo è Marco Tullio Cicerone: ormai ultrasessantenne, ha alle spalle un glorioso cursus honorum, una sfolgorante carriera di oratore, delusioni politiche e dolori umani. Ed è consapevole che la sua fine, come quella dell’amata repubblica, sta per arrivare.
Il volume racconta le vicende connesse all’uccisione di Cicerone e ripercorre la biografia dell’oratore, mettendone in evidenza la personalità e la ricca eredità culturale.