“Il nuovo catasto dei ghiacciai Pakistani: il risultato del progetto ‘Glaciers and students”

I ricercatori dell’Università degli studi di Milano, in collaborazione con Università di Cagliari, hanno realizzato The new inventory of 13,032 glaciers in Pakistan: the “Glaciers and students” project, il catasto degli oltre 13,000 ghiacciai del Pakistan, sfruttando le immagini satellitari dell’agenzia spaziale europea e le più avanzate tecniche di telerilevamento.

Il catasto è il risultato principale del progetto di Cooperazione Italia-Pakistan “Glaciers and students”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), eseguito da UNDP (fondo di Sviluppo delle Nazioni Unite) e implementato da EvK2CNR, con Università degli studi di Milano e Università di Cagliari come referenti scientifici.

Il volume del catasto è stato presentato in veste ufficiale il 15 e 16 Maggio 2024 a Islamabad dal presidente di EvK2CNR Agostino da Polenza, Project Manager EvK2CNR Maurizio Gallo e dal ricercatore UNIMI Davide Fugazza alla delegata del Primo Ministro Pakistano per il cambiamento climatico e il coordinamento ambientale, Ms. Romina Khurshid Alam e all’ambasciatrice italiana in Pakistan Marilina Armellin. Il progetto “Glaciers and students” ha coinvolto centinaia di studenti sia Italiani che Pakistani, che hanno partecipato a diverse giornate di training sia in Pakistan che da remoto sulle tematiche della glaciologia, dei sistemi informativi territoriali e del telerilevamento e contribuito direttamente con un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’inventario dei ghiacciai.

Attraverso la realizzazione dell’inventario, i ricercatori hanno stimato una superficie glaciale complessiva di 13,547 km2 per i ghiacciai del Pakistan, che ne fanno una preziosissima risorsa idrica per il paese e non solo, dal momento che l’acqua di fusione glaciale alimenta principalmente il fiume Indo. A fianco di molti piccoli ghiacciai con una superficie inferiore a 1 km2, il paese ospita alcuni giganti come il Baltoro, il più vasto ghiacciaio del Pakistan e uno dei più grandi all’infuori delle regioni polari, con oltre 750 km2 di superficie. Proprio sul ghiacciaio del Baltoro, oltre che sui ghiacciai della valle dell’Hunza, sono state svolte inoltre diverse campagne di terreno nelle estati del 2022 e 2023 che hanno coinvolto personale sia italiano che Pakistano, per installare una rete di monitoraggio meteorologica in grado di osservare le principali variabili meteorologiche (tra cui temperatura dell’aria, precipitazioni, velocità e direzione del vento), che permetterà di stimare in futuro l’entità del cambiamento climatico nella regione e misurare la fusione dei ghiacciai.

Il volume del catasto contiene la descrizione dei ghiacciai nei rispettivi bacini idrografici, fornendo un importante contributo per la gestione della risorsa idrica; per ogni bacino descrive inoltre le caratteristiche dimensionali e topografiche dei ghiacciai e presenta una mappa di localizzazione. Attraverso un QR code, è possibile consultare la versione online dell’inventario, liberamente fruibile, che permette l’accesso al database contenente i dati di ogni singolo ghiacciaio (https://geoportal.mountaingenius.org/sharemaps/basinmap.html).

Completano il volume le informazioni di carattere generale sulla ricerca Italiana in Pakistan, sugli aspetti di cooperazione del progetto, sulla rete di monitoraggio meteorologica installata presso i ghiacciai, sulle caratteristiche generali dei ghiacciai ed un confronto con inventari precedenti. Dal confronto emerge come i ghiacciai siano relativamente stabili nella catena montuosa del Karakorum, presentando un comportamento differente rispetto alla maggior parte dei ghiacciai del Pianeta (fenomeno noto come “anomalia del Karakorum”). Nell’Himalaya, si è osservato un ritiro glaciale del 16% in un periodo di circa 20 anni nel bacino del fiume Palas; in Hindukush, l’abbondanza di ghiacciai coperti da detrito complica il confronto, dal momento che la loro identificazione è generalmente complessa e ancora di più negli inventari passati per mancanza di immagini satellitari dettagliate come quelle usate in “glaciers and students”. Proprio grazie ai miglioramenti metodologici implementati nel nuovo inventario, sarà possibile effettuare analisi più dettagliate in futuro anche in queste zone.

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