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Case Studies

SYSTEMIC

Systemic large-scale eco-innovation to advance circular economy and mineral recovery from organic waste in Europe

Durata del progetto: 36 mesi

La produzione di fertilizzanti minerali a base di azoto (N) e fosforo (P) attualmente richiede oggi lo sfruttamento di risorse non rinnovabili (estrazione di P da miniere) e l’uso di gas naturale (produzione di fertilizzanti N a partire da N2 atmosferico). D’altra parte sono disponibili quantità significative di N e P in flussi di rifiuti che potrebbero essere recuperati e riutilizzati. Paradossalmente però, l’eccessiva produzione e l’uso di flussi di biomasse ricche di N e P ma con rapporti NP inefficienti può causare gravi problemi ambientali, specialmente nelle zone caratterizzate da allevamenti intensivi di bestiame e alti tassi di applicazione al suolo di biomasse. I nutrienti applicati al suolo possono essere lisciviati nelle acque sotterranee fino a raggiungere le aree di approvvigionamento di acqua potabile, alterando i corpi idrici.

Negli ultimi anni diverse tecnologie di recupero di nutrienti (NRR) sono state sviluppate e testate in impianti pilota e si sono dimostrate pronte per l’implementazione su larga scala. SYSTEMIC ha selezionato le tecnologie NRR più promettenti e aspira a implementarle in cinque impianti dimostrativi di digestione anaerobica all’avanguardia, al fine di dimostrare che la combinazione di digestione anaerobica e recupero di nutrienti costituisce un prerequisito per una valorizzazione economicamente sostenibile dei rifiuti organici.

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In particolare il Gruppo Ricicla si occupa di sperimentare l’applicazione su suoli agricoli di fertilizzanti e ammendanti prodotti mediante digestione anaerobica, partendo da rifiuti. Le sperimentazioni aspirano da un lato a determinare se questi prodotti possono sostituire completamente o in parte quelli di origine sintetica, dall’altro lato verificare che gli impatti ambientali associati siano sostenibili.

Si procederà quindi a seguire colture di mais fertilizzate con differenti prodotti, analizzando ad intervalli regolari il suolo in modo approfondito. Verranno inoltre valutate le emissioni di gas serra e odorose. Infine, saranno confrontate le produzioni di mais ottenute mediante le diverse strategie.

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