Durata del progetto: 36 mesi
Il mais è il cereale d’elezione per l’agricoltura italiana per l’elevata potenzialità produttiva della coltura e per l’alto valore nutritivo del foraggio. La contaminazione dei cereali da micotossine è un problema di sicurezza alimentare attualmente contenuta tramite l’applicazione delle buone pratiche agricole (BPA) seguite dalle buone pratiche di fabbricazione (BPF) (Rac CE 583/2006).
Il recente aumento delle temperature, siccità o piogge primaverili prolungate hanno favorito l’incidenza di tali contaminazioni per il cui contenimento vengono sempre più richiesti sistemi di coltivazione a basso impatto ambientale come ad esempio l’impiego di agenti di controllo biologico (BCA). Alcuni lavori hanno dimostrato che è possibile isolare dal mais selvatico e da varietà antiche e moderne di mais dei batteri endofiti, e che questi batteri in vitro sono in grado di combattere diversi patogeni, quali ad esempio F. graminearum attraverso l’emissione di molecole volatili (VOC) di ridotte dimensioni. Questi lavori, seppur preliminari, dimostrano come questo approccio sia promettente e possa essere sviluppato ulteriormente. In GEMMA si procederà all’isolamento di ceppi e comunità batteriche a partire da varietà italiane di mais che si distinguono per la biodiversità genetica e l’adattamento a diversi ambienti. Oltre alla caratterizzazione dei microrganismi, si procederà allo studio delle emissioni volatili testandone l’efficacia di azione di riduzione di patologie fungine a seguito di processi di inoculazione anche in varietà ibride di mais caratterizzate da produttività maggiore.