Sinossi
Il saggio fornisce una panoramica delle formalità stabilite dal diritto civile, dal diritto canonico e dagli statuti cittadini per redigere un testamento nel Medioevo. È noto che i legisti affrontarono ripetutamente il problema posto dallo straniero che faceva testamento in una città in cui vigevano disposizioni locali che derogavano allo ius commune. In particolare, Bartolo indicava alcune norme di conflitto sui contratti, sul diritto penale, sui testamenti e sulle successioni. Tuttavia, l’applicazione di queste norme si scontrava talvolta con la coscienza del giurista. In alcuni consilia, Baldo evidenziò i dubbi che sarebbero sorti quando il rispetto delle rigide regole dello ius civile significava tradire la volontà del defunto.