IL PROGETTO

Con il progetto LIMEN intendiamo studiare i linguaggi verbali (parole, formule, citazioni) e non verbali (immagini, forme e supporti materiali, numeri e dispositivi ragionieristico-contabili) adottati dai notai nello svolgimento del complesso ruolo di mediazione tra persone, culture e istanze differenti, le cui premesse teoriche sono rintracciabili in Età Classica e Tardo Antica, ma le cui linee di sviluppo si comprendono solo in una prospettiva di lungo periodo, giungendo a maturazione in Età Medievale.

I linguaggi della mediazione notarile.

Il progetto LIMEN si propone di studiare modalità, tempi, spazi e destinatari dei linguaggi verbali e non verbali attraverso i quali ha trovato compiuta espressione il ruolo di mediazione tra persone, culture e istanze differenti svolto dai notai nel corso del medioevo. L’area oggetto della ricerca – l’Italia centro-settentrionale – è assai significativa, in quanto vera e propria culla del notariato medievale.

Di tale mediazione, che si realizzava concretamente attraverso il sapiente impiego di linguaggi differenti tra loro (di volta in volta scelti come i più appropriati per procurare fede e forza di prova a quanto si voleva esprimere e stabilire) sono state finora solo parzialmente indagate le espressioni verbali, ovvero le parole – in latino e in volgare – e i formulari tecnico-giuridici impiegati nei contesti dell’oralità e della scrittura. Sono rimasti invece quasi del tutto inesplorati modi, tempi, spazi e finalità nei quali e per i quali il notariato si è servito di forme di comunicazione non verbali, attingendo di volta in volta a un’ampia gamma di dispositivi iconici (immagini), materiali e tecnici (segni grafici, numeri, ecc).

In tal senso, nonostante il notariato costituisca una delle categorie professionali storicamente meglio documentate nell’esercizio della propria attività, rimane ancora sfuggente sotto il profilo della comprensione della molteplicità dei linguaggi impiegati nei contesti entro i quali ha operato e continua ad operare.

L’obiettivo è dunque quello di intraprendere ricerche specifiche sulle conoscenze e le abilità espresse dai notai nell’interpretare, trascrivere e tradurre concetti e idee attraverso differenziati strumenti di comunicazione orale e scritta, nonché attraverso linguaggi che attingono alla cultura grafica-espressiva-artistica, materiale-artigianale e ragionieristico-contabile.

Ciò permetterà di colmare un vuoto di conoscenza, giungendo ad analizzare e meglio definire il fondamentale ruolo di mediazione riconosciuto al notariato fin dall’Età Classica, a cui sia le più recenti ricerche nel campo dell’interpretazione e della mediazione linguistica e culturale sia la legislazione in materia di mediazione e di conciliazione guardano come ad una risorsa, definendo il notaio del vigente ordinamento giuridico come un vero e proprio mediatore ‘ante litteram’.

Comitato Scientifico.
Apparteniamo ad ambiti disciplinari differenti ma tra loro complementari per competenze metodologiche e ambiti di interesse, dalle cui prospettive studiamo i linguaggi di mediazione notarile entro un periodo significativo e di ampio sviluppo diacronico.
Le tappe del progetto.
  • Documenti scartati, documenti reimpiegati.
    Forme, linguaggi e metodi per nuove prospettive di ricerca

    Bologna, Dic. 2021
  • Tabellio, Notarius, Notaio: quale funzione? Una vicenda bimillenaria

    Milano, Nov. 2021
  • La giustizia e i suoi linguaggi

    Genova, Set. 2021
  • Mediazione notarile. Forme e linguaggi
    tra Medioevo ed Età Moderna

    Milano, Dic. 2020
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DECO lite

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