Articoli Recenti

Giornata mondiale rifugiati. Dal piccolo Alan agli hotspot, la crisi dell’accoglienza. A 5 anni dall’esplosione della questione rifugiati in Europa, cosa è cambiato e cosa resta da fare. Un’inchiesta di “Avvenire”, “La Croix” e “Nederlands Dagblad”. Ultimo articolo su Avvenire (20.06.2020): https://www.avvenire.it/attualita/pagine/da-alan-agli-hotspot-migranti-la-croix

 

Umanesimo alla prova. Scelte nuove per governare le migrazioni. Sta per nascere, a quanto sembra, un inedito Governo M5s-Pd difficile da immaginare anche solo poche settimane fa. Ed emerge l’attesa di politiche nuove, con la domanda di esplicita “discontinuità” con il precedente esecutivo. Se c’è un tema in cui la novità dovrebbe subito tradursi in fatti concreti, è quello delle politiche migratorie. Ultimo articolo su Avvenire (30.08.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/umanesimo-alla-prova

Ritorniamo al buon diritto. Legalità, umanità e Governo possibile. Finalmente, dopo venti giorni, i naufraghi della Open Arms sono potuti sbarcare, grazie a un provvidenziale intervento della magistratura. Il sospiro di sollievo è legittimo e anche doveroso, ma c’è un aspetto della questione che merita un approfondimento. Ultimo articolo su Avvenire (22.08.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ritorniamo-al-buon-diritto

Occhi aperti su razzismo e suprematismo. Prima che sia troppo tardi. L’impressionante sequenza di omicidi di massa negli Stati Uniti riporta in primissimo piano una questione scomoda per le società avanzate: il razzismo. Ultimo articolo su Avvenire (06.08.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/troppo-tardi

La «sedia vuota» non è politica. Europa, rifugiati e calcoli elettorali. L’accoglienza dei rifugiati è una partita in cui l’Unione Europea e i Governi nazionali non si sono fatti molto onore. Discutibili, e infatti discussi, accordi con Turchia, Niger e Libia hanno delegato il lavoro sporco di contenimento degli arrivi ai Paesi di transito, i cui Governi non hanno dimostrato scrupoli nell’impiegare le maniere forti per bloccare le rotte di chiunque, anche dei profughi, e non solo – secondo la retorica purtroppo dominante – dei «migranti illegali» o dei «trafficanti». Ultimo articolo su Avvenire (25.07.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/la-sedia-vuota-non-e-politica

Per propaganda e senza pudore. Immigrati: l’offensiva e le offese di Trump. Donald Trump è ripartito all’offensiva sui temi dell’immigrazione. Sono due i più recenti fronti di attacco: la “cattura” di duemila immigrati irregolari, su un elenco di un milione di condannati all’espulsione da parte dei tribunali, e la negazione della possibilità di presentare domanda di asilo negli Stati Uniti d’America per chi è transitato sul territorio di un altro Paese, ossia per quasi tutti i profughi che si presentano alle frontiere. Ultimo articolo su Avvenire (18.07.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/per-propaganda 

Migranti. I confini davvero a rischio sono quelli dei valori. La prima impressione è quella di un Paese a un passo dalla guerra, sottoposto a minacce esterne gravissime. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro Salvini ha sfornato l’idea di schierare la Marina militare e la Guardia di Finanza per «blindare i porti» italiani. Ultimo articolo su Avvenire (13.07.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/i-confini-davvero-a-rischio-sono-quelli-dei-valori

Un ponte aereo per salvare i rifugiati detenuti in Libia. Il bombardamento del centro di detenzione di Tajoura non ha finora portato a ripensamenti nelle politiche dell’asilo di Italia e Ue. Eppure, i rifugiati detenuti in Libia sono solo 7 mila. Ecco una proposta per accoglierli in modo legale e ordinato. Ultimo articolo su Lavoce.info (09.07.2019): https://www.lavoce.info/archives/60169/un-ponte-aereo-per-salvare-i-rifugiati-detenuti-in-libia/

Il caso Sea Watch. Ciò che il diritto non dice, ciò che i numeri gridano. La drammatica vicenda della ‘Sea Watch 3’, giunta a una svolta con il travagliato approdo a Lampedusa e l’arresto della capitana Carola Rackete, si è prestata a una narrazione suggestiva che contrappone Antigone e Creonte, i valori etici universali e la legge positiva. Questo aspetto è indubbiamente in gioco, e la solidarietà verso la capitana coraggiosa e gli operatori umanitari è davvero condivisibile. Ma la vicenda è più complessa, per almeno due motivi. Ultimo articolo su Avvenire (02.07.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ci-che-il-diritto-non-dice-ci-che-i-numeri-gridano

Paesi in via di sviluppo e Germania. Ecco chi fa di più per profughi e rifugiati. Il Rapporto annuale sui rifugiati nel mondo non è solo una collezione di dati. Curato dal’Alto Commissariato della Nazioni Unite (Acnur/ Unhcr) e in uscita ogni anno in occasione del 20 giugno, giornata mondiale dedicata appunto ai rifugiati, è una fonte di insegnamenti per opinioni pubbliche perlopiù prevenute o distratte. Ultimo articolo su Avvenire (20.06.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ecco-chi-fa-di-pi-per-profughi-e-rifugiati

Italiani nel mondo. Chi sono e che cosa ci dicono i nostri emigrati all’estero. Tra i temi che connettono il manifesto politico sturziano con il nostro tempo compaiono anche i fenomeni migratori. Allora si trattava di tutelare e promuovere l’emigrazione italiana nel mondo, oggi di gestire una mobilità internazionale che comprende non solo l’arrivo di immigrati stranieri nel nostro Paese (perlopiù – nonostante la narrativa politico-mediatica dominante – donne, europei e di tradizione cristiana), ma anche nuove emigrazioni dall’Italia verso l’estero. Ultimo articolo su Avvenire (16.06.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/chi-sono-e-che-cosa-ci-dicono-i-nostri-emigrati-all-estero

Ong, sbarchi e migranti: quando il tempo rende giustizia. Con tempi necessariamente più lenti di quelli dei tweet della politica (o della sua comunicazione al tempo dei social), la giustizia sta cominciando a ripristinare lo stato di diritto nei confronti dei richiedenti asilo e di chi li trae in salvo. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (11.06.2019): https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/ong-sbarchi-e-migranti-quando-il-tempo-rende-giustizia/

Minoranze. Cosa significa e quanto pesa negare l’italianità dei rom. Durante il suo viaggio in Romania, il Papa ha scosso ancora una volta le coscienze dei fedeli e delle opinioni pubbliche chiedendo perdono al popolo rom a nome di tutta la Chiesa per le persecuzioni inflitte a questa minoranza nel corso dei secoli. Più o meno in contemporanea il presidente della Camera Fico ha sollevato un vespaio di polemiche sottolineando che il 2 giugno è anche la festa dei rom e sinti e degli immigrati. Ultimo articolo su Avvenire (08.06.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/cosa-significa-e-quanto-pesa-negare-l-italianit-dei-rom

L’invito del Papa sfida le propagande. Tutti i poveri ci riguardano. Spesso la sollecitudine nei confronti dei migranti viene artificiosamente contrapposta alla solidarietà verso altri emarginati e all’attenzione verso altre situazioni di fragilità. Come se interessandosi di stranieri bisognosi si togliesse qualcosa ai poveri di casa nostra. Ultimo articolo su Avvenire (30.05.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/tutti-i-poveri-ci-riguardano

Come dare più sicurezza. Immigrazione e legalità: 4 passi. La tragedia di Mirandola ancora una volta getta nel dibattito politico sull’immigrazione un fatto di sangue che vede come protagonista negativo un giovane straniero… Il legame tra immigrazione e minaccia alla sicurezza appare nuovamente riaffermato. Una valutazione più razionale del grave dramma e di come cercare di evitarne altri in futuro… Ultimo articolo su Avvenire (23.05.2019): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/come-dare-pi-sicurezza

Da domani il Ramadan. Giusto spazio alla fede (anche islamica). Domani comincia il Ramadan, il mese sacro dell’islam. È una ricorrenza che tocca anche noi, e sempre di più. Secondo le stime più recenti, in Italia i musulmani sono quasi 1,5 milioni, il 28% del totale degli immigrati. Sono una minoranza quindi all’interno di una popolazione immigrata prevalentemente cristiana (57,5%), ma comunque una minoranza che ha il diritto di professare in pace, e anche pubblicamente, la propria fede. Ultimo articolo su Avvenire (04.05.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/giusto-spazio-alla-fede-anche-musulmana

Immigrati: La politica delle 3 “P”. L’eclissi europea dei diritti umani. Siamo ormai in vista delle elezioni europee e le questioni dell’immigrazione e dell’asilo occupano un posto centrale sia a Bruxelles sia all’interno dei Paesi membri. Un tema un tempo abbastanza marginale è diventato prioritario nei pronunciamenti governativi, nei programmi dei partiti e nelle preferenze degli elettori. Ultimo articolo su Avvenire (26.04.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/eclissi-europea-dei-diritti-umani

 

Ius culturae per abbattere il muro della cittadinanza. Le vicende di due ragazzi molto diversi hanno riacceso il dibattito sulla cittadinanza ai figli degli immigrati. Lo ius soli automatico comporta alcuni rischi. Meglio allora riconoscere la cittadinanza a chi completa un ciclo scolastico nel nostro paese. Ultimo articolo su Lavoce.info (24.04.19): https://www.lavoce.info/archives/58763/ius-culturae-per-abbattere-il-muro-della-cittadinanza

Forza sana. Gli immigrati e i loro nuclei, l’altra famiglia che fa l’Italia. Si è molto parlato di famiglia nelle ultime settimane, con manifestazioni polarizzate su fronti contrapposti. Su entrambe le sponde però mancava una figura importante: la famiglia migrante, separata dai confini o ricongiunta in Italia. Ultimo articolo su Avvenire (06.04.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/laltra-famiglia-che-fa-litalia

Terrorismo. Tre attentati, due reazioni, una sfida di saggezza. Da Christchurch, Nuova Zelanda, alla strada Paullese, Lombardia, passando per Utrecht, Paesi Bassi, il trinomio immigrazione- islam-terrorismo è tornato in prima pagina nelle sue opposte versioni. Ultimo articolo su Avvenire (24.03.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/tre-attentati-due-reazioni-una-sfida-di-saggezza

Contraddizioni del sovranismo di governo. Italia-Cina, cioè i «porti aperti». Il sovranismo è un esercizio politico difficile, incerto, spesso contraddittorio. Dopo tanta enfasi sulla chiusura dei porti e sul controllo dell’immigrazione, mentre accade l’inimmaginabile contro chi salva naufraghi nel Mediterraneo e non li rimanda nei lager libici, il governo gialloverde si appresta ad aprire il porto di Trieste alla potenza economica cinese. Ultimo articolo su Avvenire (20.03.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/italia-cina-i-porti-aperti

Quell’umanità perduta nella “guerra” ai migranti. Il salvataggio di vite umane in pericolo da parte di organizzazioni indipendenti è diventato un’attività sospetta. Avremmo invece bisogno di tornare a un mondo in cui accogliere persone e sostenere chi chiede aiuto è solo un’espressione di umanità. Ultimo articolo su Lavoce.info (19.03.19): https://www.lavoce.info/archives/58117/quellumanita-perduta-nella-guerra-ai-migranti/

Scelte del potere economico. L’ultimo sfregio: limitato il fido alla Coop accogliente. Questa volta la notizia arriva da una città del profondo Nord. La protagonista è la filiale locale piemontese della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, una banca di medie dimensioni che ha, come si intende dal nome, le sue radici altrove. Il bersaglio è una cooperativa che si occupa di gestione di servizi per i rifugiati, senza essere mai stata coinvolta in storie di mala accoglienza, da tempo cliente della banca. Qualche giorno fa i dirigenti della cooperativa hanno ricevuto un’algida missiva da parte del loro istituto bancario: sospensione delle linee di credito «a causa della Vs. appartenenza ad un settore merceologico non gradito da Policy». Ultimo articolo su Avvenire (08.03.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/l-ultimo-sfregio-limitato-il-fido-alla-coop-accogliente

I corridoi umanitari: un’iniziativa innovativa per l’accoglienza dei rifugiati. Molti osservano che la chiusura verso l’accoglienza dei richiedenti asilo deriva dalla percezione di migrazioni disordinate, non autorizzate e tantomeno richieste. Per definizione però la fuga da guerre e persecuzioni non può essere programmata. I richiedenti asilo arriveranno sempre in forme imprevedibili. Ultimo articolo su Welforum.it (07.03.19): https://welforum.it/i-corridoi-umanitari-uniniziativa-innovativa-per-laccoglienza-dei-rifugiati/

La religione degli immigrati, fattore di coesione. In Italia come in altri Paesi d’Europa l’immigrazione ha un risvolto socio-culturale importante: la crescita di un inedito pluralismo religioso. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (04.03.19): https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/la-religione-degli-immigrati-fattore-di-coesione/

Migranti. Mai cittadini di «Serie B». Il caso emblematico di Trieste, china inquietante. Mentre a Milano un grande e pacifico fiume di persone manifestava un’Italia aliena da xenofobia e razzismo, da Trieste è arrivata una piccola notizia dai risvolti inquietanti. Una giovane donna di nazionalità croata, avendo maturato l’anzianità di residenza richiesta, pari a quattro anni per i cittadini della Ue, ha presentato la domanda per diventare cittadina italiana. Ultimo articolo su Avvenire (02.03.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ma-cittadini-di-serie-b

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Xenofobia. L’astiosa banalità del razzismo diffuso. Le cronache quasi ogni giorno ci segnalano nuovi casi di xenofobia e razzismo. Il fenomeno è difficile da misurare, perché molti episodi non vengono denunciati o non sono adeguatamente rilevati e approfonditi, ma i diversi osservatori che se ne occupano segnalano un aumento dei casi… Anche senza arrivare alla violenza, che pure a volte entra in gioco, si è sdoganato un razzismo diffuso e banalizzato. È importante riflettere su alcune sue caratteristiche. Ultimo articolo su Avvenire (26.02.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/lastiosa-banalit-del-razzismo-diffuso

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Il caso Mahmood. L’Italia vera e nuova che già c’è e ci sarà. Le polemiche che hanno accolto la vittoria al festival di Sanremo di Mahmood, giovane italo-egiziano, hanno assunto tratti grotteschi ma sollevano a loro modo questioni profonde e rilevanti… Il caso Mahmood è in realtà un manifesto dell’Italia nuova che si sta formando sotto i nostri occhi. Un’Italia in cui crescono tra i nostri figli i figli di coppie miste (quasi 19mila matrimoni misti nel 2016, 9,3% del totale), nonché i ragazzi e le ragazze di origine immigrata (quasi 1,3 milioni), ma socializzati, scolarizzati (826.000) e sempre più spesso anche nati nel nostro Paese (quasi 68.000 nel 2017). Ultimo articolo su Avvenire (15.02.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/litalia-vera-e-nuova-che-gi-c-e-che-ci-sar

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Lo sviluppo spinge a partire. La mobilità umana oltre i luoghi comuni. È ancora recente, e niente affatto archiviata, la polemica che il vicepremier Luigi Di Maio ha scatenato contro la Francia, istituendo un collegamento tra sfruttamento neo-coloniale, impoverimento dell’Africa e fenomeni migratori. In sostanza sarebbe colpa delle politiche francesi se si sviluppano delle correnti migratorie che raggiungono l’Italia… Qui non si entrerà nel merito delle responsabilità francesi ed europee in Africa, né delle motivazioni politiche del vicepremier, ma si cercherà invece di esporre qualche dato sul nesso tra povertà, sviluppo e migrazioni. Ultimo articolo su Avvenire (06.02.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/lo-sviluppo-spinge

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Migrazioni. Anche il muro d’America simbolo inutile. La contesa sul finanziamento delle opere per il completamento del muro al confine con il Messico sta provocando negli Stati Uniti un conflitto politico di inedita gravità, con diplomatici ed esponenti del Parlamento costretti a rinunciare a viaggi di Stato per mancanza di fondi. Come spesso avviene quando è in questione l’immigrazione, la dimensione simbolica, ideologica e persino emotiva della controversia prende il sopravvento sul contenuto effettivo della materia da regolare. Ultimo articolo su Avvenire (30.01.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/anche-il-muro-damerica-un-simbolo-inutile

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Il nuovo Reddito. Discriminare i poveri non è possibile. Il reddito di cittadinanza resta in sala parto, e la nascita tante volte annunciata è stata ancora una volta rimandata. Ma è senz’altro un bene che il governo cerchi di definire nei dettagli un provvedimento così importante, valutandone tutte le possibili implicazioni. Tra i nodi da sciogliere continua a far discutere quello dell’accesso degli immigrati. Ultimo articolo su Avvenire (16.01.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ma-discriminare-i-poveri-missione-impossibile

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La responsabilità di calcio e politica. Razzismo da stadio: si tollera l’intollerabile. Prima che come al solito dopo l’indignazione di qualche giorno si giri pagina, in questa pausa del campionato (in cui però anche i meno sentiti incontri di Coppa Italia hanno registrato ieri cori deplorevoli), è importante mantenere alta l’attenzione sul razzismo negli stadi. Il ministro dell’Interno Salvini, scrivendo alla ‘Gazzetta dello Sport’, ha lanciato una questione non banale, con lo stile della domanda retorica che fa appello al buonsenso: «Intendiamo difendere i giocatori beccati per il colore della pelle, ma non quelli a cui si insultano le madri? Inveire contro la famiglia di un Materazzi si può? E qual è il confine tra l’insulto razzista e l’insulto e basta?». Ultimo articolo su Avvenire (13.01.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/razzismo-da-stadio-si-tollera-lintollerabile

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SeaWatch e SeaEye: alcune riflessioni. La conclusione dell’angosciosa vicenda dei 49 profughi sbarcati dalle navi Sea Watch 3 e Sea Eye dopo 19 giorni di attesa in mare merita qualche riflessione. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (10.01.19):  https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/seawatch-e-seaeye-alcune-riflessioni/

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Fare i conti con la realtà. Migrazioni: oltre i racconti patologici. Si coglie aria nuova nel panorama internazionale delle politiche migratorie. Dopo anni di rigida chiusura nei confronti dei cosiddetti “migranti economici”, il 2018 è terminato con interessanti segni di novità da parte di alcune delle economie più importanti del mondo, Giappone e Germania. Ultimo articolo su Avvenire (06.01.19): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/fare-i-conti

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Nuovo anno. La vera Italia dell’umanità accogliente. Quattro motivi per sperare. Nel suo Rapporto 2018 Amnesty International chiude il severo capitolo dedicato alle politiche migratorie italiane con un cenno di speranza: la vede incarnata nei cittadini e nelle associazioni che si sono organizzate per opporsi alla xenofobia e per offrire assistenza a rifugiati e migranti… È importante sottolineare la varietà delle esperienze, dei soggetti e delle motivazioni che si sono attivate sotto la bandiera dei diritti dei migranti. Ultimo articolo su Avvenire (29.12.18): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/quattro-motivi-per-sperare

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L’Italia dei migranti: l’anno della Diciotti. Il rapporto 2018 di Amnesty International è una condanna delle politiche sull’immigrazione del governo Conte. L’elenco delle accuse è lungo: dal caso della Diciotti ai rapporti con la Libia, dal decreto sicurezza alle posizioni prese in ambito europeo.  Ultimo articolo su Lavoce.info (18.12.18):  https://www.lavoce.info/archives/56533/litalia-dei-migranti-lanno-della-diciotti

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La sentenza del Tribunale. Le mense negate agli stranieri: i tre insegnamenti da Lodi. La sentenza del tribunale di Milano sul caso Lodi è ricca di insegnamenti e merita pertanto qualche ulteriore riflessione. Il primo insegnamento consiste nelle parole stesse del giudice, che ha contestato al Comune di Lodi una palese condotta discriminatoria. In Italia l’autonomia concessa alle autorità locali non consente di introdurre «specifiche e più gravose procedure» a carico di cittadini extra-Ue per l’accesso a prestazioni sociali agevolate. Nella fattispecie, certificazioni di non possesso di beni immobili nei Paesi di origine, in cui spesso il catasto neppure esiste o non funziona. In altri termini: le normative locali che penalizzano gli immigrati sono viziate da intenti discriminatori. Ultimo articolo su Avvenire (15.12.18):  https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/svelato-l-inganno-di-lodi

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Il Natale dei simboli. In questi giorni allestirò come ogni anno il presepe, incurante dell’ironia dei miei figli. E anche l’albero di Natale, ovviamente. Difendo i canti di Natale nelle scuole e dissento da insegnanti e dirigenti scolastici che cercano di vietarli. Penso che queste tradizioni vadano salvaguardate, anche in virtù della molteplicità di significati che hanno assunto. Ognuno può trovarvi il proprio, senza scrupoli di neutralità che finirebbero per impoverire il nostro mondo simbolico e culturale. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (06.12.18):  https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/il-natale-dei-simboli

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Le rimesse dei migranti. Tassarle è miope e cinico. Le contraddizioni con l’asserita volontà di prevenire le migrazioni, promuovendo lo sviluppo e le politiche effettive, saltano agli occhi. Le rimesse degli emigrati globalmente hanno raggiunto nel 2017 hanno raggiunto il valore di 613 miliardi di dollari, di cui 466 inviati in Paesi in via di sviluppo. Secondo la Banca mondiale, dovrebbero raggiungere i 642 miliardi nel 2018 e i 667 nel 2019, contribuendo a sostenere circa 800 milioni di persone nel mondo. Le rimesse sono più importanti in valore degli aiuti pubblici allo sviluppo. In altri termini: gli emigranti aiutano casa loro già da soli, e non poco. Ultimo articolo su Avvenire (05.12.18): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/le-rimesse-dei-migranti-tassarle-miope-e-cinico

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Effetto Salvini sulla firma del Global compact for migration. Non stupisce il passo indietro del governo italiano sul Global compact for migration, dovuta a motivi ideologici, di indirizzo e di contenuto. Ma è anche una scelta di campo: ci allontana dagli alleati storici e ci avvicina ai paesi del gruppo Visegrad. Ultimo articolo su Lavoce.info (01.12.18): https://www.lavoce.info/archives/56284/cambio-di-alleanze-con-il-no-al-global-compact-sulle-migrazioni/

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Antidoto all’illegalità. Migranti: seria proposta dell’Anci. Non è affatto vero che lo Stato italiano sia particolarmente generoso nel concedere protezione ai richiedenti asilo, rispetto alle medie dell’Europa Occidentale. Il tasso di riconoscimento, ossia le risposte positive in relazione alle domande, per il 2017 è stato del 40% in Italia, contro il 47% della Svezia, il 53% della Germania, il 63% della Slovenia, il 65% del Belgio, il 68% dell’Austria, il 78% della Norvegia. Ultimo articolo su Avvenire (27.11.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/antidoto-allillegalit

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Esclusione e inclusione di immigrati. Oltre il «caso Lodi» (chi non ci sta). Il caso di Lodi, di cui questo giornale ha dato conto nelle scorse settimane, non è isolato e riflette sentimenti che nella fase attuale sono condivisi da molti. In molti Comuni, i sindaci si erano mobilitati nel recente passato contro l’accoglienza dei richiedenti asilo sul loro territorio. Ultimo articolo su Avvenire (14.11.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/oltre-il-caso-lodi-chi-non-ci-sta-immigranti

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Sulla pelle dei rifugiati una nuova vittoria della propaganda. Tagli alle risorse per l’accoglienza dei rifugiati e il pacchetto sicurezza finiranno per far aumentare disordine e illegalità. Perché salirà il numero delle persone a cui verrà negato asilo, ma non quello delle espulsioni, nonostante i proclami. Ultimo articolo su lavoce.info (09.11.2018): https://www.lavoce.info/archives/55815/sulla-pelle-dei-rifugiati-una-nuova-vittoria-della-propaganda/

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Immigrazione: i dati contro i luoghi comuni. Una seria politica dell’immigrazione dovrebbe partire da questi dati. Ultimo articolo su welforum.it (07.11.2018): https://welforum.it/immigrazione-i-dati-contro-i-luoghi-comuni/

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Il vero volto dell’immigrazione. Il quadro reale in Italia e un dibattito falsato. Sono usciti nei giorni scorsi due rapporti sull’immigrazione nel nostro Paese che aiutano a comprendere nei suoi termini effettivi un fenomeno così discusso. Sono il XXVII Rapporto di Caritas-Migrantes e il Dossier Immigrazione 2018 curato dal Centro Studi e Ricerche Idos in partenariato con il Centro Studi Confronti. Grafici e tabelle che riportano dati potrebbero apparire una materia noiosa e specialistica, da addetti ai lavori, lontana dalle preoccupazioni della gente comune. Eppure mai come in questo momento potrebbero contribuire a riportare entro i binari dell’oggettività e della ragionevolezza un dibattito prigioniero di percezioni enfatiche e rappresentazioni distorte. Ultimo articolo su Avvenire (06.11.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-vero-volto-dellimmigrazione 

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La tante Lodi d’Italia e quelli che non ci stanno. In diversi Paesi le autorità nazionali fanno pressione sulle autorità locali per indurle a irrigidire i controlli e a escludere gli immigrati in condizione dubbia o irregolare da vari servizi sociali. Di nuovo gli Stati Uniti ne sono un esempio, con il braccio di ferro fra Trump e quelle che si definiscono “città santuario”, come New York, indisponibili a collaborare alle politiche di repressione dell’immigrazione non autorizzata. In Italia invece un numero crescente di municipalità e regioni inasprisce le politiche nazionali, introducendo controlli aggiuntivi, aggravamenti burocratici, dispositivi di esclusione degli immigrati da alcuni servizi e benefici. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (05.11.2018): www.aggiornamentisociali.it/articoli/la-tante-lodi-d-italia-e-quelli-che-non-ci-stanno/

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Altro che confini. Rifugiati: il vero cuore del problema. Gli sconfinamenti dei gendarmi francesi che depositano migranti al di là della frontiera italiana sono diventati l’occasione per un nuovo scontro tra Roma e Parigi e per una corrispondente esibizione di orgoglio nazionale ferito. In realtà, intorno all’accoglienza dei richiedenti asilo si consuma non da oggi una sorda e poco onorevole partita. Ultimo articolo su Avvenire (23.10.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/altro-che-confini

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I calcoli e i valori sacrificati. Migrazioni, i veri rischi per quest’Europa. Siamo ormai in vista delle elezioni europee e le questioni dell’immigrazione e dell’asilo occupano un posto centrale sia nell’agenda di Bruxelles sia all’interno dei Paesi membri. Un tema, un tempo abbastanza marginale, è diventato prioritario nei pronunciamenti governativi, nei programmi dei partiti e nelle preferenze degli elettori. Una nuova ‘domanda di confini’ e di più rigida regolazione degli accessi è il tratto saliente del dibattito. Ultimo articolo su Avvenire (18.10.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/migrazioni-i-veri-rischi-per-questeuropa

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Stranieri e diritti. Criminalizzare la solidarietà: il modello anti-Riace. Nel luglio scorso la Corte Costituzionale francese con una storica sentenza ha cancellato il reato di solidarietà con i migranti. Ha argomentato che il principio di fraternità, posto alla base della costruzione repubblicana insieme alla libertà e all’uguaglianza, ha una preminenza sulle norme securitarie, scrivendo testualmente: «Dal principio di fraternità deriva la libertà di aiutare gli altri, a fini umanitari, indipendentemente dalla regolarità della loro permanenza nel territorio nazionale». In altre parole, fornire accoglienza e soccorso alle persone, benché prive di documenti idonei al soggiorno, non è reato. Ultimo articolo su Avvenire (11.10.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/criminalizzare-la-solidariet

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Uguali italiani e stranieri regolari. Reddito di cittadinanza: se esclude si affossa. Il Governo ha annunciato l’avvio dell’iter della Legge di Bilancio 2019 con l’aumento del deficit che tante discussioni e tensioni ha provocato. Ma neppure lo sfondamento del ‘tetto’ concordato con Bruxelles potrebbe bastare a finanziare nella misura desiderata i provvedimenti promessi agli elettori. È spuntata allora nei giorni scorsi un’idea per ridurre la platea dei beneficiari della norma forse più emblematica, il reddito di cittadinanza, soddisfacendo al tempo stesso la voglia di tutelare «prima gli italiani». Il vicepremier Di Maio ha dichiarato: «È chiaro che è impossibile, con i flussi migratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani». L’argomento, nel clima attuale, forse piacerà a non pochi elettori, ma va analizzato con attenzione. Ultimo articolo su Avvenire (03.10.2018): https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/reddito-di-cittadinanza-se-esclude-si-affossa

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Paradossi del “cattivismo” di governo. Il decreto Salvini prevede l’abrogazione quasi totale della protezione umanitaria in Italia. Il provvedimento ha chiare finalità propagandistiche. Restano perciò aperti vari interrogativi sulla sua legittimità ed efficacia e sulle sue conseguenze. Ultimo articolo su Lavoce.info (25.09.18): http://www.lavoce.info/archives/55150/paradossi-del-cattivismo-di-governo/

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Reddito di cittadinanza: Prima gli italiani? Il governo sta cercando con fatica di mettere in campo una legge finanziaria che risponda alle promesse elettorali senza produrre scossoni sui mercati e crepe nei rapporti con Bruxelles. Ma i partner, uniti nella protesta anti-establishment, hanno obiettivi solo in parte coincidenti quando si tratta di passare alla fase costruttiva. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (24.09.18): http://www.aggiornamentisociali.it/articoli/reddito-di-cittadinanza-prima-gli-italiani/

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Nave Diciotti: un’emergenza tutta politica. La tormentata vicenda dei profughi eritrei della nave Diciotti segna un nuovo passaggio dello scontro che il governo italiano ha deciso di ingaggiare sulle politiche migratorie. La sua conclusione è una sconfitta dell’Italia. Ma anche del Salvinismo. Ultimo articolo su Lavoce.info (28.08.18): http://www.lavoce.info/archives/54706/nave-diciotti-unemergenza-tutta-politica/

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Se la Ue vuole solo rimandare i migranti a casa loro. La nuova proposta della Commissione europea per la gestione delle migrazioni risente degli umori dei politici più estremi. Nessuna attenzione ai diritti umani e troppa ai rimpatri. Ecco che cosa manca a questa soluzione: tre elementi. Ultimo articolo su Lavoce.info (27.07.18): www.lavoce.info/archives/54403/se-la-ue-vuole-solo-rimandare-i-migranti-a-casa-loro/

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I pozzi inquinati della nostra convivenza. Mentre in Italia ogni nave che salva delle persone in cerca di asilo diventa un caso politico, la Corte Costituzionale francese ha assunto una decisione importante: il principio di fraternità inscritto tra i valori cardine della Repubblica, insieme alla libertà e all’uguaglianza, impedisce di criminalizzare la solidarietà con i migranti. Ultimo articolo su Aggiornamenti Sociali (13.07.18):  www.aggiornamentisociali.it/articoli/i-pozzi-inquinati-della-nostra-convivenza/

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Così si colpiscono i più deboli. La politica del governo sugli immigrati sembra orientata a colpire i bersagli deboli. Ma al di là degli slogan, un rapporto positivo tra immigrazione e sicurezza si costruisce solo promuovendo il lavoro dei migranti nell’economia legale del nostro paese. Ultimo articolo su Lavoce.info(19.06.18): http://www.lavoce.info/archives/53685/sicurezza-e-anche-garantire-un-lavoro-legale-ai-migranti

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