La sua natura lipofila e la tendenza a formare aggregati poco solubili, richiedono l’utilizzo di solventi organici o in alternativa l’impiego di CO2 supercritica quale solvente più sostenibile per la sua estrazione.
Semi e bucce di pomodoro (buccette) scartate nel corso della produzione delle conserve sono una vantaggiosa fonte di licopene; processate con estrattore CO2 supercritico, determinano l’estrazione sia di licopene dalle bucce e di olio dai semi in cui il licopene viene solubilizzato. I ricercatori del DISAA hanno dimostrato come la concentrazione e la composizione qualitativa (isomeri cis e trans) del licopene influenzano la quantità e la composizione della frazione solubilizzata in olio. Sulla base delle curve di solubilità del licopene in olio, i ricercatori hanno evidenziato la necessità di implementare il processo di estrazione supercritica tramite l’aggiunta di ulteriore olio per massimare le produzioni di estratti da impiegare nelle industrie alimentari e cosmetiche. Il lavoro è stato condotto nell’ambito del Progetto Green Fashion (Development platform of low environmental impact products for beauty & fashion industries) finanziato nell’ambito del Bando Smart and Design di regione Lombardia.
Squillace, P.; Adani, F.; Scaglia, B. Supercritical CO2 extraction of tomato pomace: evaluation of the solubility of lycopene in tomato oil as limiting factor of the process performance. Food Chemistry, Volume 315, 15 June 2020, 126224
L’articolo sarà scaricabile al link https://authors.elsevier.com/a/1aUnF16Ds1lfMi sino al 20 Marzo 2020.