Nei giorni 28 e 29 ottobre 2019 si sono tenuti presso l’università degli Studi di Milano due pomeriggi di incontri sulla didattica. Il primo è stato dedicato a una serie di interventi “teorici”; il secondo, a una serie di simulazioni di lezioni su alcuni temi prefissati. Nella prima giornata hanno dunque preso la parola alcuni docenti universitari, di varie sedi italiane; nella seconda, dei docenti di liceo hanno mostrato una loro lezione “tipo”. Da quelle giornate riportiamo alcuni materiali, per gentile concessione degli Autori. La scelta è del tutto personale. L’assenza di alcune relazioni non implica un giudizio su di esse, né comporta un rifiuto da parte degli Autori alla condivisione dei testi presentati nei due pomeriggi milanesi.
Apriamo dunque la serie di interventi con la relazione di Andrea Balbo, docente all’università di Torino.
Balbo è un esperto di didattica del latino, materia che ha praticato per molti anni nelle scuole della sua regione, che ha insegnato presso i percorsi formativi degli insegnanti secondari (SSIS e derivati vari), sulla quale ha scritto due manuali di grande successo, e molti altri interventi. Riportiamo qui le slides presentate il 28 ottobre scorso. In esse, Balbo offre un’immagine dello status del latino nella scuola italiana, e dei risultati di apprendimento verificati sulla prova di ingresso degli studenti iscritti al Corso di Laurea in Lettere dell’ateneo torinese. I dati variano di poco a Milano, dove peraltro, finora, la materia “Latino” non è fra quelle verificate dai test di ingresso al corso di laurea in Lettere (lo dovrebbe essere dal prossimo anno). Il dato più eclatante che emerge a Milano è la presenza di circa un terzo di iscritti provenienti da scuole nelle quali il Latino non era materia di studio, e dunque, per quanto riguarda il Latino, “analfabeti”, ma non per colpa loro. Il dato è in continua crescita di anno in anno: Lettere è un corso di laurea che attrae sempre più studenti non liceali (a Milano, quanto meno, le iscrizioni complessive non sono significativamente in calo), con tutti i problemi che questo comporta. Naturalmente, molti di questi studenti sono bravissimi, disciplinati, disposti a mettersi in gioco imparando la materia da “adulti”, il che non è necessariamente un handicap. Per altri, il latino rimane un ostacolo che non si può e non si vuole superare. E’ indubbio però che le università debbano porsi questo problema in modo sempre più netto.
Ecco dunque le slides, che mettono a fuoco il problema e offrono molto altro materiale, in parte connesso a questo tema, in parte inerente a tutta una serie di problemi collaterali. Cliccando sui segni di + e – è possibile ampliare/rimpicciolire l’immagine; cliccando sulla doppia freccia nell’angolo in alto a destra è possibile scaricare o stampare direttamente dal proprio computer (o cellulare) il materiale offerto. Le slides, assai numerose – 63 in tutto! – possono richiedere un po’ di tempo prima di apparire a video.
Buona lettura a tutti!
© 2019