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1° NOVEMBRE 1919 – PIAZZA DEL DUOMO

Insulti a Mussolini nella Pasticceria Roma

Dove? Pasticceria Roma, Piazza del Duomo

Soggetti coinvolti: socialisti, Mussolini, carabinieri

Arresti: Nessuno

Feriti: Nessuno

Vittime: Nessuna

L’Innominabile ha incassato qualche fischio di troppo a tarda sera del giorno d’Ognissanti.

L’inquietudine per il violento attacco di difterite che ha colpito il figlioletto Bruno si è dissipata con la pronta guarigione del bambino. Ora le uniche nubi all’orizzonte sono le prossime elezioni.

Mussolini decide di farsi vedere nel salotto buono della città. La scelta ricade sulla Pasticceria Roma, frequentata da industriali e alta borghesia meneghina. Un gruppo di giovani socialisti di passaggio ne scorge la sagoma e lo espone al dileggio. Fischi e insulti si fanno tanto insistenti da richiamare le forze dell’ordine, che a seconda delle fonti o lo salvano facendogli scudo, o non lo trovano più, dileguato appena presagita una conclusione troppo tumultuosa della serata.

Quel che è certo, è che il direttore del Popolo d’Italiaè furioso.

«Questa sera ho subito l’affronto, ma me la pagheranno! Bisogna farla finita a qualunque costo!! Al primo che mi si parerà innanzi per insultarmi, spaccherò la fronte con un colpo di rivoltella!» si legge in un fonogramma del questore Gasti al prefetto Pesce.

Mussolini a Milano nel 1919 con Michele Bianchi (Fototeca Storica Nazionale, Milano)

Mimmo Franzinelli, Fascismo anno zero. 1919: la nascita dei Fasci italiani di combattimento, Mondadori, Milano 2019, p. 130

L’innominabile, «Avanti!», 2 novembre 1919

L’innominabile. Il Secolo– sempre onesto e sempre bene informato nel dire la cronaca degli avvenimenti cittadini – pel riferire gli incidenti avvenuti, ieri sera, davanti alla Pasticceria Roma, smentisce che si trattasse del nuovo arricchito di guerra, Benito Mussolini. Riceviamo, invece, numerose lettere di cittadini e di compagni, nelle quali è confermato che si trattava proprio dell’Innominabile che fu riconosciuto e fischiato da un gruppo di socialisti e di veri combattenti. L’eroe se la dette a gambe e così quando giunsero sul posto carabinieri e guardie il Griso non era più là. Da notarsi che la Pasticceria Roma è un ritrovo di gran lusso dove si danno convegno i pescicani ed i ricchi figli di papà. («Avanti!», 2 novembre 1919)

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