27 SETTEMBRE 1919 – PIAZZA DUOMO, CORSO MONFORTE, VIA SAN DAMIANO
Carica dei carabinieri dopo il comizio dei metallurgici in sciopero
Dove? Piazza del Duomo, via Durini, Corso Monforte, Via San Damiano, Via della Passione, via Chiossetto
Soggetti coinvolti: socialisti, operai metallurgici, forze dell’ordine
Arresti: l’Avanti! parla di numerosi arrestati, di cui però non vengono menzionati i nomi
Feriti:
- Lodovico Danieli, 27 anni, fattorino residente in via Scaldasole 14, ferito al piede sinistro da un colpo di arma da fuoco.
- Giuseppe Zonda, 40 anni, residente in via Rosolino Pilo, ferito alla regione parietale sinistra da un colpo di arma da fuoco.
- Mauro Baldassare, 27 anni, guardia addetta al Commissariato Castello, ferito alla mano sinistra.
Vittime: Nessuna
L’affare della vertenza dei metallurgici va per le lunghe. Non si è giunti ancora a un accordo con gli industriali, e gli operai rimangono in sciopero. Il Comitato d’Agitazione convoca i lavoratori alle nove in Piazza del Duomo, per metterli a parte dell’andamento delle trattative.
Un corteo si forma spontaneamente alla fine del comizio, diretto come al solito alla sede dell’Avanti!per mostrare il sostegno al giornale. In via Durini un giovane, preso dall’entusiasmo, cerca di strappare una bandiera tricolore esposta a una finestra. L’intervento delle forze dell’ordine arresta l’avanzare dei manifestanti. Dopo qualche colluttazione e qualche fermo, in via San Damiano Violante accoglie gli operai con un discorso di incoraggiamento e di lotta. I manifestanti intonano inni socialisti e lanciano grida di incitamento.
Vogliamo la smobilitazione!
Abbasso la guerra!
Abbasso D’Annunzio!
Alcuni sostengono che proprio questa esortazione abbia provocato la reazione degli agenti posti di guardia alla redazione del giornale. Il poeta ha dichiarato l’annessione di Fiume all’Italia appena due settimane prima, e gli animi sono ancora piuttosto agitati. I tre squilli di tromba squarciano l’aria nella strada, costringendo tutti al silenzio. Sebbene annunciata, la carica del plotone di carabinieri coglie di sorpresa i presenti, che non si aspettano una simile reazione.
La folla si disperde in via della Passione e in via Chiossetto, nel tentativo di proteggersi dalle legnate e schivare i colpi di rivoltella. Nelle colluttazioni due operai vengono feriti gravemente, e nel bilancio della movimentata mattinata si registrano molti contusi e un risoluto malcontento.
L’Avanti! denuncia il comportamento della forza pubblica, a suo avviso in «uno stato d’animo d’eccitazione e di esaltazione pericolosissimo». Si fa notare che alcuni colpi sarebbero partiti, inoltre, proprio in direzione della redazione al primo piano, a scopo intimidatorio.