L’obiettivo di questo convegno è far dialogare tra loro due ambiti di studio che, pur essendo molto vicini, tendono a essere affrontati dalla bibliografia in modo distinto e non permeabile: la trasmissione e ricezione dei testi classici e quelle dei testi patristici.
L’idea alla base delle riflessioni che si svilupperanno è che la distinzione tra Classici e Padri, benché pienamente giustificata nell’ottica di una sempre maggiore specializzazione degli studi filologici, spesso impedisce di comprendere nella maniera dovuta la reale importanza dell’uno e dell’altro corpus nelle biblioteche medievali e nelle pratiche di lettura, d’insegnamento e di composizione di nuove opere, finendo per minimizzare le interazioni di cui alcune fonti attestano l’esistenza.
D’altra parte, confrontare i metodi e gli approcci degli specialisti dell’uno e dell’altro campo farà emergere costanti e variabili che finora non sono state messe sufficientemente in luce.
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