SLURP

SLUdge Recovery in agriculture: environment and health Protection

I fanghi di depurazione vengono prodotti nell’ambito del processo di depurazione delle acque di scarico e possono rappresentare un’importante risorsa per l’agricoltura, in un contesto di economia circolare.

SLURP si propone di fornire la base scientifica per sviluppare un protocollo di caratterizzazione dei fanghi di depurazione (e altri residui destinabili all’agricoltura) in modo da favorirne il recupero in piena sicurezza per l’ambiente e la salute umana. A tal fine è stato coinvolto un gruppo interdisciplinare di ricercatori (3 centri di ricerca italiani e 1 tedesco).

La stretta collaborazione con gli stakeholder garantirà che vengano presi in considerazione casi di studio significativi, che il protocollo proposto sia applicabile nella pratica dagli operatori, che i risultati della ricerca siano condivisi con la popolazione. I risultati della ricerca potranno favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.

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milioni di tonnellate di fanghi prodotti in Europa ogni anno
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% di fanghi recuperati in agricoltura in Europa
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mila tonnellate di fanghi recuperate in Lombardia
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% di fosforo presente negli scarichi urbani e recuperabile
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Istituti di Ricerca coinvolti nel Progetto
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stakeholder coinvolti fin dalla fase di stesura
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Ricercatori coinvolti attivamente nel Progetto
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Giovani ricercatori
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mesi è la durata totale di SLURP

COS'E' SLURP

I fanghi sono un prodotto della depurazione delle acque reflue. La produzione, in Europa (EU27), è di circa 10 milioni di tonnellate (sostanza secca) all’anno. I fanghi di depurazione rappresentano un substrato ottimale per l’agricoltura (circa il 50% viene infatti già oggi recuperato), grazie al loro prezioso contenuto di carbonio organico, azoto, fosforo e micronutrienti.

La normativa, infatti, consente questa forma di recupero, previa verifica del contenuto di alcuni inquinanti. Il dibattito sulla opportunità di una revisione delle norme è molto acceso. La presenza di sostanze indesiderate pone infatti in primo piano la necessità di una valutazione approfondita dei potenziali effetti negativi sull’ecosistema e sulla salute umana. La percezione del rischio e il disturbo olfattivo connesso alla pratica dello spandimento dei fanghi hanno anche sensibilizzato la popolazione.

Per rendere più sicuro, e accettabile, il riutilizzo dei fanghi, e quindi promuovere l’economia circolare nella piena salvaguardia dell’ambiente e della salute, è necessario studiare l’effettivo impatto del fango sugli organismi viventi e sugli interi ecosistemi e fornire una risposta realistica alla domanda: il riutilizzo dei fanghi è sicuro?

SLURP partner per sito

Il progetto SLURP è la risposta di un gruppo multidisciplinare, che comprende competenze di ingegneria sanitaria-ambientale, chimica analitica e ambientale, agronomia, microbiologia agraria, ecologia, tossicologia umana e ambientale, igiene e sanità pubblica.

L’Università degli Studi di Brescia, capofila, partecipa con cinque dipartimenti e coordina le attività svolte dall’Università degli Studi di Milano, dall’Istituto di Ricerche Farmcologiche Mario Negri, e dall’Helmholtz Zentrum di Monaco di Baviera.

Il progetto è stato finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando “Economia circolare 2020”. Le attività hanno preso ufficialmente inizio l’1 maggio 2021 e il progetto ha una durata prevista di 30 mesi.

OBIETTIVI di SLURP

Lo scopo del progetto consiste nel fornire la basi scientifiche per un protocollo di caratterizzazione dei fanghi di depurazione (e di altri residui), che, unito a una analisi del rischio che valuti le vie di esposizione degli organismi e dell’uomo, possa dare una risposta certa alla domanda: un materiale di scarto può essere considerato idoneo per il riutilizzo agricolo nella piena salvaguardia dell’ambiente e della salute umana

Inoltre, il progetto mira a  offrire un supporto scientifico concreto per una futura revisione della normativa del settore e/ o l’istituzione di un certificato di qualità di processo e di prodotto.

METODI

L’attività sperimentale consiste nell’effettuazione di una batteria di saggi di tipo chimico, fisico, ma soprattutto ecotossicologico, per quantificare la concentrazione delle sostanze chimiche (ivi compresi gli inquinanti in tracce), studiarne il loro comportamento e destino nel terreno, con particolare riferimento al microbiota radicale, stimarne il rischio per i vari organismi (uomo compreso) anche in considerazione di specifici effetti.

RISULTATI ATTESI

Soluzioni pratiche

Contribuire a una gestione ecosostenibile dei fanghi (e altri residui) garantendone l'idoneità per il riuso agricolo.

Green jobs

Stimolare il sistema economico, promuovendo i “green jobs". I risultati della ricerca potranno essere adottati per perfezionare le norme di settore. Il progetto contribuirà allo sviluppo dell'innovazione di processo e di prodotto.

Benefici ambientali

Ridurre l'inquinamento delle acque e del suolo grazie ad una conoscenza approfondita delle proprietà dei fanghi e la selezione dei fanghi “sicuri”.

Ricadute sociali

Importanti sono le ricadute sociali, conseguenti a una maggiore consapevolezza e fiducia da parte della popolazione che deriva dall’applicazione delle procedure proposte.