"Il 12 e 13 novembre 2015 si è tenuto presso l'Università di Macerata sotto gli auspici del Dipartimento di studi umanistici diretto da Carlo Pongetti e con la direzione scientifica di Marcello La Matina un Convegno sul tema "Forme dell'inferenza e logiche della prassi nell'esperienza musicale". Ad essa hanno partecipato dieci relatori, le cui relazioni sono state dibattute dal pubblico intervenuto numeroso. Desidero segnalare questo evento per due ragioni, una di ordine strettamente culturale, un'altra che mi riguarda direttamente.

La prima, che è naturalmente la più importante, è l'ampiezza dei temi trattati - documentata dal programma allegato - e in particolare la varietà dei punti di vista proposti, che ha dato all'intero convegno una impronta estreanea alle dispute tra le "scuole" ed al dibattito che si è intrecciato alle relazioni un carattere particolarmente aperto e ricco di interesse. Ciò è accaduto in rapporto ad una tematica filosofica come quella della filosofia della musica che ha stentato ad affermarsi nelle Università italiane, in realtà, a mio avviso per antiche resistenze dovute alla concezione idealistica del privilegio dell'arte della parola su qualunque altra arte. Il Convegno ha mostrato non solo che questo pregiudizio è venuto a cadere o sta comunque per esserlo, ma anche la fecondità di un rapporto tra punti di vista generali, come sono quelli propri di un orientamento filosofico, e punti di vista più rivolti a problemi specifici: gli uni traggono giovamento dal contatto con gli altri. E non a caso in questo convegno filosofi, musicologi e musicisti si sono trovati intorno ad un tavolo comune in un dibattito particolarmente proficuo. Io credo che questa circostanza debba essere considerata un fatto culturalmente rilevante, non pensabile fino a non troppi anni fa.

La seconda ragione che mi riguarda personalmente è stata una sorpresa che mi si è voluta riservare da parte dei colleghi dell'Università di Macerata: essi, non solo hanno voluto dedicarmi un pomeriggio del Convegno, e non solo alla fine del pomeriggio un bellissimo concerto eseguito dallo splendido Quartetto delle Marche. Tutto ciò sarebbe stato già moltissimo. Ma lo stesso Direttore del dipartimento, Prof. Carlo Pongetti, si è fatto latore di un prezioso riconoscimento dell'attività filosofica da me svolta, accompagnato da un auspicio di calorosa  e immutabile amicizia. L'iniziativa è stata proposta da Marcello La Matina. La firma del documento è del Rettore dell'Università di Macerata, prof. Luigi Lacché. Prima di questa consegna, Carlo Pongetti ha dato lettura di un documento redatto da Elio Franzini, professore ordinario di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, dal 2004 al 2010, Preside della Facoltà di Lettere della stessa Università, che viene riportato integralmente in altra parte di questo Archivio.

La mia emozione di fronte ad un così caldo e affettuoso riconoscimento da parte di colleghi mi sembra traspaia anche dalla fotografia della consegna di questo documento che dice "Al Maestro e Filosofo Giovanni Piana, affinché ci sia concesso di mantenere per tutta la nostra vita questo patto eterno di sacra amicizia". Si potrebbe non essere emozionati di fronte ad una manifestazione così inattesa e così sincera? Grazie, amici miei.

Giovanni Piana