ESISTE LA POESIA FILOSOFICA?

Presentazione

Il binomio “poesia filosofica” può sembrare in un certo senso un ossimoro: mentre infatti la filosofia tende alla “verità” attraverso un ragionamento logico, chiaro, ripercorribile da chiunque, possibilmente privo di ambiguità, la poesia, come già dicevano gli antichi, mira invece solo all’apparenza e quindi alla menzogna. Parlando in termini semiologici si può dire che la caratteristica fondamentale del segno poetico è proprio la sua ambiguità, derivante a sua volta dal carattere autoreferenziale che è tipico della funzione poetica del linguaggio (Jakobson).
Se la funzione linguistica prevalente nel linguaggio scientifico e filosofico è quella “comunicativa”, che tende quindi a un “grado zero” di figuralità e cerca di essere il più trasparente possibile per trasmettere solo il significato, il linguaggio poetico, al contrario, tende ad essere “opaco”, attirando attraverso diverse caratteristiche formali e di contenuto l’attenzione proprio sul significante. In questo modo il segno linguistico non serve più solo da “medium” per trasmettere un “significato” arbitrario, ma è esso stesso parte integrante del “significato”.

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