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Mimma Congedo




Mimma Congedo
Mimma Congedo svolge la sua attività di ricerca soprattutto nell'ambito dell'estetica e della filosofia indiana e comparata. I suoi principali temi di interesse riguardano le teorie del rasa, l'immagine e l'immaginazione, l'incontro, l'interazione e la comparazione tra India e mondo occidentale, l'evoluzione della filosofia indiana - dell'estetica in particolare - e la sua ricezione in Occidente, l’elaborazione e la rappresentazione dell'India in ambito letterario, con particolare riferimento alla letteratura italiana.
Si è laureata in Filosofia nel 2002, presso l'Università degli Studi di Milano, con una tesi in Indologia dal titolo A.K. Coomaraswamy: Arte e Filosofia Perenne (relatore prof. Giuliano Boccali). Nel 2007 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Studi indologici e tibetologici, presso l'Università degli Studi di Torino (sede consorziata di Milano), discutendo una tesi dal titolo The Indian Sources of the Aesthetics of Ananda Kentish Coomaraswamy.
Nell'anno accademico 2007/2008 è stata titolare di una post-doctoral fellowship dell'ICI di Berlino, presso il quale ha sviluppato un progetto intitolato "The Concept of Imagination between India and Europe: Comparing the Yoginī-hṛdaya and Giordano Bruno’s Works", inserito nel Core project Tension/Spannung promosso dall'ICI. Nell'ambito del Core project, Mimma Congedo ha organizzato un Workshop internazionale intitolato "Reflecting on Images", durante il quale si è discusso il tema dell'immagine come luogo di tensione tra visibile e invisibile (programma). Nel 2011/2012 ha collaborato con la Fondazione Centro Studi Campostrini per un progetto di ricerca intitolato "L'opera di Raimon Panikkar tra prassi comparatistica e percorso esistenziale". A partire dal 2011/2012 è stata titolare per diversi anni, presso l’Università degli Studi di Milano, del laboratorio “L’estetica indiana attraverso le fonti testuali”.



Pubblicazioni scelte


  • con Paola M. Rossi, “Prospettive comparatistiche tra storia della filosofia ed estetica indiana”, in Anantaratnaprabhava. Studi in onore di Giuliano Boccali, a cura di Alice Crisanti, Cinzia Pieruccini, Chiara Policardi, Paola M. Rossi, Milano, Ledizioni – LEDIpublishing, 2017, pp. 121-143.
  • "Fathpur Sikri: il non-luogo del potere", in Sguardi sulle città in trasformazione, a cura di Laura Ricca, La Mandragora, Bologna 2012, pp. 87-104.
  • con Paola M. Rossi, "Rethinking the Question of Images (Aniconism vs Iconism) in Indian History of Art", in Signless Signification in Ancient India and Beyond, edited by Mariapiera Candotti and Tiziana Pontillo, Anthem Press, London 2012, pp. 195-221.
  • con Cinzia Pieruccini, Viaggio nell'India del Nord, Milano, Einaudi, 2010.
  • "Indian Traces: Aracoeli, Pasolini's L'odore dell'India, Moravia's Un'idea dell'India", in The Power of Disturbance. Elsa Morante’s Aracoeli, edited by Manuele Gagnolati and Sara Fortuna, Legenda, Oxford 2009, pp. 161-176.
  • "Immagine e immaginazione nello Yoginī-hṛdaya e nell'opera di Giordano Bruno. I termini di un confronto, i risultati preliminari", in Simplegadi/pensieri d’Oriente, vol. 13, n. 29, novembre 2008, Vie per un’estetica interculturale, Mimesis, Milano, pp. 87-122.
  • "The Interpretation of Natural Elements as Metaphysical Symbols in the Aesthetics of Ananda Kentish Coomaraswamy", in Pandanus '06, Prague 2006, pp. 11-22.
  • "The Transformation of Nature in the Aesthetics of Ananda Kentish Coomaraswamy", in Cracow Indological Studies, vol. 7, Jagiellonian University, Institute of Oriental Philology, Krakow 2005, pp. 195-205.
  • "Il concetto di natura nell'estetica di Ananda Kentish Coomaraswamy", in Oltrecorrente, "Presenze della natura", 11, dicembre 2005, Mimesis, Milano, pp. 153-171.
  • "A Oriente del pensiero: Ananda Kentish Coomaraswamy voce e interprete della cultura indiana", in Monografia di Quaderni Asiatici, Atti del convegno "Per conoscere gli altri: India oltre il mito" del 16 ottobre 2004, ottobre 2005, pp. 91-108.
  • "L'arte come yoga: un possibile percorso all'interno dell'opera di Ananda Kentish Coomaraswamy", in Quaderni Asiatici, 70, giugno 2005, pp. 5-30.