Va a una tesi magistrale relativa al
progetto RABoLa il premio AgroInnovation Award della quarta edizione (2020),
per la sezione zootecnia. Si tratta di un premio promosso da Image Line, in
collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, con lo scopo di promuovere
l’agricoltura digitale e l’innovazione negli Istituti Agrari e nelle Università
italiane all’interno del progetto AgroInnovation EDU®.
La sperimentazione, esposta nel lavoro di tesi “Efficacia
dell’impiego di batteriocine per la disinfezione dei capezzoli alla mungitura”,
era parte del progetto “Strategie sostenibili per ridurre
l’impiego di antibiotici nell’allevamento delle bovine da latte – RABoLa”. La tesi,
infatti, esponeva una prova sperimentale
preliminare dell’impiego di un prodotto innovativo a base di batteriocine in
sostituzione ai convenzionali prodotti di disinfezione della mammella durante
il pre- e il post-dipping.
La batteriocine impiegata nella sperimentazione, prodotta da
un ceppo di Lactococcus lactis subsp. cremoris, aveva dimostrato,
infatti, di avere un elevato potere battericida verso i principali batteri
mastitogeni.
Lo scopo del lavoro era verificare se il prodotto sperimentale
potesse essere una valida alternativa ai prodotti convenzionali impiegati
durante la mungitura, garantendo sia il benessere dell’animale, con la
prevenzione all’insorgenza di mastiti, sia una maggior tutela del consumatore e
dell’ambiente, con la riduzione dell’uso di antibiotici e dell’insorgenza di
fenomeni di resistenza agli stessi.
Si legge, nella parte conclusiva della tesi, che
“per quanto riguarda la frequenza batterica nel latte, il prodotto a base di
batteriocine ha avuto un’influenza positiva o comunque paragonabile al prodotto
convenzionale” e che “l’impiego del prodotto sperimentale non sembra aver
influito negativamente sulle cellule somatiche dei campioni di latte”. Si è quindi ipotizzato che il nuovo prodotto abbia avuto un effetto di
controllo delle infezioni del tutto analogo a quello dei prodotti tradizionalie questa prima sperimentazione lascia
ben sperare per l’impiego futuro di un prodotto a base di batteriocine durante
la mungitura.
Naturalmente, saranno necessarie
ulteriori prove; una seconda fase sperimentale, infatti, è già in corso anche
quest’anno, sempre all’interno del progetto RABoLa.