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Risultati finali del progetto Rabola

In occasione del convegno conclusivo del progetto Rabola sono stati mostrati interessanti risultati dai diversi gruppi di ricerca coinvolti del progetto.

E’ possibile scaricare le presentazioni ai link qui sotto

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Chi Siamo

Ecco qui il gruppo di ricercatori, professori e tecnici che stanno lavorando al progetto Rabola

Le unità operative coinvolte costituiscono un gruppo di ricerca completo in grado di affrontare e approfondire tutti gli aspetti di rilievo.


CNR – ISPA (Referente: Milena Brasca) provvederà alle analisi microbiologiche del latte e delle feci, indagando l’incidenza di microrganismi antibiotico-resistenti. Sarà inoltre responsabile della determinazione del profilo VOCs di latte e feci. Questa unità si avvarrà di un servizio di consulenza per il sequenziamento del DNA batterico. CNR – IBBA eseguirà le analisi del microbioma di latte, feci e liquido ruminale (Referente: Paola Cremonesi) ed seguirà interamente la sperimentazione focalizzata sulla diagnosi e il trattamento di Prototheca (Referente: Laura Morello)


All’interno del progetto, il partner UNIMI, sarà responsabile dei rilievi presso le aziende zootecniche dove si svolgerà la prova relativa all’utilizzo del prodotto post-dipping contenente batteriocina. Si occuperà delle valutazioni previste sugli animali (igiene e stato del capezzolo) e dell’effettuazione dei campioni per singolo quarto mammario (Referente: Luciana Bava).
Presso i laboratori UNIMI-DIMEVET verranno effettuate analisi cito-batteriologica del latte sul latte e il profilo infiammatorio dei due gruppi di animali sottoposti a trattamento con e senza post-dipping sperimentale (Referente: Renata Piccinini)


All’interno del progetto, il partner DIANA (UCSC) con Referente Erminio Trevisi, si occuperà di mettere a punto i protocolli di ricerca per la messa in asciutta con i diversi protocolli e della preparazione del nutraceutico in una forma stabile per l’uso in allevamento. DIANA caratterizzerà lo stato fisiologico di tutte le bovine coinvolte nel progetto dalla messa in asciutta alle fasi iniziali della lattazione (profilo immunitario e metabolico; Trevisi et al., 2012; Bertoni e Trevisi, 2013; Jahan et al., 2015) ed eseguirà controlli sulle condizioni di benessere degli allevamenti reclutati nello studio (Calamari e Bertoni, 2009; Premi et al., 2018). DIANA eseguirà una delle due sperimentazioni animali sulle bovine alla messa in asciutta ed eseguirà i controlli sanitari per l’intera sperimentazione; valuterà la composizione chimica e di alcuni marcatori fisiologici nel latte (Chessa et al., 2014; Calamari et al., 2016), feci e rumine; ed effettuerà la caratterizzazione sugli esosomi con le successive valutazioni genomiche.

Fiera di Cremona 2021 – Soluzioni tecniche per un allevamento sostenibile

Venerdì 26 novembre 2021 si terrà a Cremona un interessante seminario riguardante le soluzioni tecniche in grado di rendere un’azienda da latte più sostenibile, sia da un punto di vista economico, sia ambientale.

Il programma prevede un intervento sul progetto Clevermilk, da parte della Dott.ssa Zucali. Si parlerà della diffusione delle tecnologie nelle stalle da latte italiane, strumenti spesso utili per una gestione degli animali più efficiente.

A seguire, la prof.ssa Bava parlerà del progetto MAGA, riguardante la gestione dell’asciutta e le possibilità di applicare un programma di selezione degli animali da asciugare senza l’uso di antibiotici.

La dott.ssa Gislon affronterà il tema della valutazione dell’impatto ambientale negli allevamenti, focalizzandosi sui risultati ottenuti all’interno del progetto Forage4Climate.

Seguirà l’intervento del dott. Campiotti, il quale analizzerà la relazione tra l’uso di tecnologia in azienda e la redditività della stessa.

Infine, la dott.ssa Maria Teresa Pacchioli e il dott. Aldo Dal Prà, del Centro Ricerche Produzioni Animali, parleranno dei risultati ottenuti nella valutazione della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica delle aziende da latte.

Per partecipare, iscriversi QUI.

Sarà inoltre possibile seguire l’evento dalla piattaforma Teams; il link sarà inviato agli iscritti pochi giorni prima dell’evento.

Scarica il volantino:

Il progetto RaboLa all’ASPA di Padova 2021

La scorsa settimana, a Padova, si è svolto il 24° congresso ASPA. In questa occasione, il progetto RABOLA ha mostrato i risultati del proprio lavoro: Effect of Aloe arborescens supplementation in
dry cows on rumen and hindgut microbiomes
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la Dott.ssa Cremonesi durante la presentazione dei poster a Padova -ASPA 2021

Per scaricare il poster del lavoro cliccare qui:

AgroInnovation premia una tesi magistrale sul progetto RABoLa

Va a una tesi magistrale relativa al progetto RABoLa il premio AgroInnovation Award della quarta edizione (2020), per la sezione zootecnia. Si tratta di un premio promosso da Image Line, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, con lo scopo di promuovere l’agricoltura digitale e l’innovazione negli Istituti Agrari e nelle Università italiane all’interno del progetto AgroInnovation EDU®.

La sperimentazione, esposta nel lavoro di tesi “Efficacia dell’impiego di batteriocine per la disinfezione dei capezzoli alla mungitura”, era parte del progetto “Strategie sostenibili per ridurre l’impiego di antibiotici nell’allevamento delle bovine da latte – RABoLa”. La tesi, infatti, esponeva una prova sperimentale preliminare dell’impiego di un prodotto innovativo a base di batteriocine in sostituzione ai convenzionali prodotti di disinfezione della mammella durante il pre- e il post-dipping.

La batteriocine impiegata nella sperimentazione, prodotta da un ceppo di Lactococcus lactis subsp. cremoris, aveva dimostrato, infatti, di avere un elevato potere battericida verso i principali batteri mastitogeni.

Lo scopo del lavoro era verificare se il prodotto sperimentale potesse essere una valida alternativa ai prodotti convenzionali impiegati durante la mungitura, garantendo sia il benessere dell’animale, con la prevenzione all’insorgenza di mastiti, sia una maggior tutela del consumatore e dell’ambiente, con la riduzione dell’uso di antibiotici e dell’insorgenza di fenomeni di resistenza agli stessi.

Si legge, nella parte conclusiva della tesi, che “per quanto riguarda la frequenza batterica nel latte, il prodotto a base di batteriocine ha avuto un’influenza positiva o comunque paragonabile al prodotto convenzionale” e che “l’impiego del prodotto sperimentale non sembra aver influito negativamente sulle cellule somatiche dei campioni di latte”. Si è quindi ipotizzato che il nuovo prodotto abbia avuto un effetto di controllo delle infezioni del tutto analogo a quello dei prodotti tradizionalie questa prima sperimentazione lascia ben sperare per l’impiego futuro di un prodotto a base di batteriocine durante la mungitura.

Naturalmente, saranno necessarie ulteriori prove; una seconda fase sperimentale, infatti, è già in corso anche quest’anno, sempre all’interno del progetto RABoLa.