Obiettivi del progetto

Il progetto “Clevermilk: uso intelligente della tecnologia per un latte a basso impatto ambientale”, cofinanziato dall’operazione 1.2.01 “Informazione e progetti dimostrativi” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia, ha come obiettivo principale quello di individuare strategie gestionali atte a mitigare l’impatto ambientale della produzione di latte alla stalla. Si intende raggiungere questo obiettivo tramite un lavoro di quantificazione del beneficio ambientale che si può trarre dalla corretta gestione zootecnica, soprattutto quando supportata dalla tecnologia. Si è scelto di focalizzare l’attenzione su alcuni degli aspetti gestionali (monitoraggio del livello produttivo, sanità della mammella, sanità podale e monitoraggio dello stato riproduttivo degli animali) che più frequentemente portano a perdite economiche (dirette o indirette) anche legate alla scelta di riformare o meno un animale. L’applicazione corretta di una determinata tecnologia o di una pratica di monitoraggio può aiutare gli operatori del settore non solo a migliorare l’efficienza del proprio allevamento, ma anche a contenere l’impatto sull’ambiente, migliorandone la sostenibilità.
Dalle attività del progetto verranno quindi prodotte indicazioni pratiche sulle scelte gestionali più corrette al fine di mitigare l’impatto ambientale della produzione di latte. Il progetto inoltre, avendo come obbiettivo quello di informare relativamente agli aspetti di gestione zootecnica che maggiormente pesano sull’ambiente, avrà come beneficio anche quello di diffondere una logica di ‘ciclo di vita-Life Cycle Assessment (LCA)’ dei processi, un approccio circolare che può aiutare gli operatori del settore, anche come semplici consumatori, a capire dove e come agire per migliorare la sostenibilità delle attività umane.


Progetto CLEVERMILK, cofinanziato dall’operazione 1.2.01 “Informazione e progetti dimostrativi” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia. Il progetto è realizzato da Università degli Studi di Milano e Associazione Regionale Allevatori Lombardia