Nelle zone prealpine lombarde, dove boschi rigogliosi si inerpicano sui pendii montani e dolci colline, risuona il ritmo antico del lavoro del castanicoltore. Un mestiere antico e silenzioso, fatto di passione, attenta manualità e conoscenza profonda del territorio.
Dalla potatura alla raccolta, dalla spollonatura alla trasformazione, il castanicoltore segue il ciclo vitale del castagno, custode di un sapere tramandato di generazione in generazione all’interno delle famiglie prima ancora che nelle aziende. Un lavoro lungo tutte le stagioni che culmina nel periodo autunnale della raccolta, che regala soddisfazioni intense, ma richiede anche grande dedizione e sacrificio.
Il castanicoltore si dedica alla manutenzione del castagneto durante tutto l’anno. Le attività più importanti, a questo proposito, sono la pulizia della selva da foglie e ricci prima e dopo la raccolta dei frutti, la potatura invernale, l’arricchimento del terreno con sostanza organica, la spollonatura primaverile e il costante controllo fitosanitario attento di ogni pianta. Oggi il castanicoltore partecipa anche a corsi e seminari per aggiornarsi sulle ultime tecniche di coltivazione, gestione del castagneto e valorizzazione del prodotto. Spesso porta le sue castagne e i suoi prodotti a fiere, eventi gastronomici e mercati locali per far conoscere e degustare i risultati delle proprie selve. È anche impegnato nella didattica e nell’educazione ambientale, organizzando visite guidate nel castagneto e laboratori didattici per educare il pubblico sul valore ambientale, culturale e gastronomico della castanicoltura. Sfide e ostacoli non mancano: parassiti e malattie, la concorrenza sul mercato del prodotto estero e soprattutto i cambiamenti del clima mettono a dura prova la tenacia di questi custodi dei castagneti. Eppure, la passione per la terra e la voglia di preservare un patrimonio culturale unico spingono i castanicoltori a resistere, reinventandosi e adattandosi alle nuove esigenze.
I progetti come CASTANEVAL hanno proprio lo scopo di valorizzare il mestiere e i suoi prodotti. Questa è la chiave per il futuro della castanicoltura lombarda: promuovere la qualità delle castagne locali, puntare sulla multifunzionalità della castanicoltura tradizionale, sostenere le filiere locali e tutelare il territorio. Il castanicoltore non è solo un lavoratore, ma un custode della biodiversità e un artigiano del gusto. Il suo lavoro, fatto di fatica e passione, contribuisce a preservare un paesaggio unico e a portare sulle nostre tavole un prodotto genuino e ricco di sapore.