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Dopo la bellissima esperienza del 2024, il nostro evento si proietta nel futuro, con scansione biennale.
Stiamo però preparando una mezza giornata di anticipazione della prossima grande edizione del 2026.
Questo evento intermedio, intitolato Aspettando il Medioevo di UniMI, si terrà nella mattinata di sabato 22 novembre 2025 presso l’Aula Magna della sede centrale dell’Università (via Festa del Perdono 7).
Il programma si articolerà in tre momenti:
– una prima parte dedicata alla riproposizione di alcuni eventi particolarmente apprezzati della prima edizione (come la mostra su Ildegarda di Bingen, la conferenza sui Confini del mondo e, naturalmente, anche i lavori delle scuole!);
– una sezione centrale con due eventi già realizzati, ma rivisitati in vista dell’edizione 2026;
– uno spazio riservato alle anticipazioni sui nuovi appuntamenti.
Vi aspettiamo con nuove idee e identico entusiasmo!

Link all' Edizione 2024
Sabato 22 novembre 2025
Aula Magna | via Festa del Perdono 7 | Milano
DALLA SCORSA EDIZIONE
9.00 – 13.00 | Una monaca scienziata del XII secolo: Ildegarda di Bingen
Atrio dell’Aula Magna |
Mostra dedicata all’ingegno multiforme di una mistica tra arte, scienza, politica e teologia, a cura di Elena Di Venosa, Davide Daolmi, Lucia Castelnuovo
9.30 | Paolo Chiesa e Eleonora Targa, I confini del mondo
Come si immaginavano i medievali le terre lontane? Come disegnavano i luoghi sconosciuti?
RIPRENDENDO IL DISCORSO
10.15 | Camilla Bertoletti e Marina Giani, Un assaggio di Medioevo
Alimentazione, cucina e cultura del cibo medievale
10.30 | Marta Mangini, La sfida dell’invisibile
Tecniche passate e presenti per la lettura dei manoscritti palinsesti
10.45 - 11.10 Pausa
IL CANTIERE DEL ’26
11.10 | Rossana Guglielmetti, Lavori in corso
Tutto quello che non potete perdervi
11.30 | Marina Gazzini, Operazione Meme in Università
Quando anche l'accademia scopre i nuovi linguaggi mediatici e visuali per comunicare e insegnare la storia
11.45 | Stefano Resconi, Quando i poeti litigano… decidiamo noi chi ha ragione!
Facciamo da giudici nei dibattiti medievali su amore, politica, vita e letteratura
12.00 | Guglielmo Barucci, Udirete nuovo ludo
Fortuna, ingegno e vizi: giochi da tavolo nel medioevo

La mostra intende presentare la figura di una donna carismatica e di grande intelletto, che ha indagato vari ambiti del sapere dell’epoca – dalla medicina alla musica, dall’erboristeria alla teologia – e ha fatto sentire la propria voce fin presso le maggiori autorità ecclesiastiche e politiche per contrastare la dilagante decadenza morale. La sua produzione scientifica e artistica si fonda sulla coscienza che il cosmo intero e la storia si innestano nel cuore di Dio, che l’uomo è chiamato a riconoscere nel Creato.
10.30 | a cura di: Elena Di Venosa, Davide Daolmi e Lucia Castelnuovo

Le mappe prodotte nel medioevo sono oggetti affascinanti: oltre a dar conto della conformazione della terra, nei suoi aspetti fisici e negli insediamenti umani, sono spesso anche una rappresentazione di ciò che si può trovare (o ci si aspetta di trovare) nelle regioni del mondo. Un percorso attraverso le mappe medievali, sotto la guida di un monaco irlandese molto curioso, mostrerà la progressiva scoperta delle terre lontane, prima avvolte di mistero e magia, poi lentamente raggiunte dai viaggiatori europei.
10.30 | a cura di: Paolo Chiesa e Eleonora Targa

Un breve viaggio nel passato del gusto: dopo il successo della lezione-degustazione nell'edizione 2024, per il 2026 i nostri docenti stanno preparando un altro incontro, stavolta centrato sugli utensili, le pietanze e i banchetti dei nobili. Il pubblico verrà condotto alla scoperta di sapori dimenticati, e l'attività culminerà ancora una volta in una degustazione ispirata a ricette medievali, per non farci mancare proprio nulla!
10.30 | a cura di: Camilla Bertoletti e Marina Giani

L’uomo, da sempre, è spinto dal desiderio di oltrepassare i confini del visibile.Un esempio affascinante di questa tensione verso l’invisibile è rappresentato dalle ricerche sul Liber primicerii, manoscritto conservato nell’Archivio del Capitolo Metropolitano di Milano. Questo studio si configura come un vero e proprio case study in cui si intrecciano due mondi: da un lato, le tecniche tradizionali utilizzate da secoli per decifrare le scritture palinseste; dall’altro, le più avanzate metodologie di analisi multispettrale e l’elaborazione delle immagini supportata dall’intelligenza artificiale. Un dialogo tra passato e futuro, alla scoperta dei segreti nascosti tra le righe del tempo.
10.30 | a cura di: Marta Mangini

Come sarà Medioevo di Unimi 2026? Torneranno a grande richiesta alcuni eventi che già avete amato, ma molte di più saranno le novità da scoprire. Siamo tutti al lavoro su nuovi progetti di giochi, mostre, presentazioni, conferenze, esperienze dal vivo, per immergerci nella vita quotidiana, nel pensiero, nei testi, nell’arte del caleidoscopico mondo medievale. L’unico problema sarà riuscire a raccontarveli tutti in 20 minuti!
11.10 | a cura di: Rossana Guglielmetti

La Statale di Milano ha ospitato, nell’a.a. 2020-21, il primo esperimento di uso dei memi nella didattica del Medioevo, e in generale nelle discipline umanistiche, in ambito universitario italiano. Partendo da questa esperienza, felicemente reiterata, l’intervento sarà occasione per ragionare sull’uso dei memi nel linguaggio storico attuale: da un lato in quanto meta-fonti, ovvero configurazioni che si servono delle nuove pratiche e dei nuovi linguaggi digitali, e dall’altro in qualità di materiali di supporto alle lezioni e di esercizio pratico per gli studenti. Riflettere sui memi significherà anche interrogarsi, in un’ottica di visual history, sulle loro qualità comunicative, per testarne la capacità, oltre che di descrivere la realtà, di influenzarla e determinarla, così come riconosciuto in altre discipline.
11.30 | a cura di: Marina Gazzini

I poeti provenzali e francesi del Medioevo non hanno composto solo le liriche amorose per le quali sono ancora oggi celebri, ma anche altri testi di tipo dialogico: un autore poteva proporre a un suo collega un tema sul quale dibattere, invocando talvolta l’intervento di un altro interlocutore che, fungendo da giudice, stabilisse il trionfatore della disputa. Stiamo preparando un’iniziativa che possa permettere al pubblico di Medioevo di Unimi 2026 di partecipare ad alcuni di questi duelli in rima, discutendo di volta in volta le diverse posizioni in campo e poi votando per scegliere quella vincitrice. Nell’attesa, desideriamo presentarvi in anteprima l’ampio ventaglio dei temi trattati in questi testi, che – in prospettiva non sempre seria, ma spesso giocosa – pongono quesiti non solo su tematiche amorose, cavalleresche o letterarie, ma anche su una quotidianità talvolta inaspettatamente simile alla nostra.
11.45 | a cura di: Stefano Resconi

Quanti giochi da tavolo c’erano nel Medioevo? E chi ci giocava, e come, dove, con quali regole? Ma soprattutto, quale idea avevano gli uomini medioevali del gioco da tavolo? Era nobile? Era legale? Era morale? Muovendoci tra i bassifondi della società e le più nobili corti europee esploreremo il rapporto che l’uomo medievale aveva con il gioco, con la pratica quotidiana, con i suoi problemi etici, con questioni e idee filosofiche. E anticiperemo alcuni degli eventi dedicati al gioco medievale che si terranno a maggio 2026.
12.00 | a cura di: Guglielmo Barucci
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