Un articolo editoriale pubblicato su Frontiers in Animal Science ci parla di alcuni aspetti critici relativi alla Precision Livestock Farming (PLF): spesso, infatti, nello studio delle tecnologie dedicate al miglioramento gestionale degli allevamenti zootecnici, non si considerano alcuni aspetti etici e sociali importanti.
Le tecnologie applicate alla zootecnia di precisione sono fondamentali per monitorare in modo efficiente una grande mandria di animali e per rendere tempestivi gli interventi da parte dell’allevatore. Il rischio, però, si sottolinea nell’articolo, è quello di non considerare che la PLF si applica all’interno di una società di individui, uomini e animali, che interagiscono tra loro. In questo contesto, ad esempio, lo sviluppo e l’utilizzo non adeguati delle tecnologie portano con sé il rischio di ‘oggettivare’ gli animali, di distruggere la relazione tra uomo e animali e di ostacolare il mantenimento del benessere di questi ultimi.
Nell’articolo, oltre al benessere animale, si parla anche di benessere dell’uomo. Molto spesso, infatti, si legge che le tecnologie sono in grado di migliorare il lavoro dell’allevatore e di favorire anche il suo benessere. Sono rari, però, dicono gli autori dell’articolo, i casi in cui i reali benefici della zootecnia di precisione sull’uomo siano calcolati e dichiarati in modo esplicito.
L’articolo vuole mettere in luce, quindi, la presenza di alcune lacune nel mondo dello sviluppo tecnologico per gli allevamenti. Lo scopo è infatti quello di promuovere un più consapevole sviluppo di strumenti in grado di considerare anche aspetti etici e sociali, spesso, invece, trascurati.
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