Alcuni studi hanno dimostrato che aumentare la frequenza di alimentazione di una vacca ha effetti positivi sulla sua salute e sulla produttività: infatti, le visite alla mangiatoia saranno meglio distribuite nel tempo, riducendo gli eventi di competitività fra animali; inoltre, effettuando pasti ridotti ma più frequenti, l’ingestione della sostanza secca sarà ottimizzata, ottenendo una maggior stabilità del pH ruminale.
Le scelte gestionali di una azienda, però, non possono considerare solo benessere e salute degli animali. Una azienda deve essere sostenibile da un punto di vita economico, oltre che ambientale e sociale.
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