Il mondo della ricerca sta focalizzando sempre più il proprio interesse verso strategie di riduzione dell’impatto ambientale. In particolare, grande attenzione è stata rivolta agli additivi alimentari in grado di ridurre le emissioni enteriche delle bovine da latte. Un recente studio (Ross et al., 2020), che ha visto la collaborazione di ricercatori americani e italiani, ha sperimentato l’efficacia di un prodotto, già in commercio da alcuni anni, impiegato come additivo nella razione delle vacche da latte per la riduzione delle emissioni enteriche bovine.
Il prodotto sperimentale è a base di minerali, lievito non attivo, tannini condensati da farina di carruba e argilla bentonitica. La prova ha coinvolto 20 vacche in lattazione (giorni di lattazione medi: 153±17); suddivise, poi, in modo casuale, tra gruppo trattato e gruppo di controllo, con 10 vacche per ciascun gruppo. Ogni gruppo era composto per metà da vacche primipare e per metà da multipare (seconda o terza lattazione). Il prodotto sperimentale è stato somministrato per 42 giorni.
Dall’analisi dei dati, per nessun parametro misurato sono state rilevate differenze tra gli animali sottoposti al trattamento e gli animali del gruppo di controllo durante la sperimentazione. Tra i due gruppi, infatti, non sono emerse differenze significative per emissioni di metano, anidride carbonica, protossido di azoto e ammoniaca. L’efficacia dell’additivo non può quindi essere confermata da questo studio; nonostante ciò, il lavoro testimonia il crescente interesse nei confronti della sostenibilità ambientale anche nel settore zootecnico e dell’industria mangimistica e contribuisce alla ricerca di strategie di mitigazione ambientale, lasciando spazio di indagine ad ulteriori prove sperimentali future, sullo stesso o su altri prodotti.
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