Indagini archeologiche e paleoambientali nel sito della Località Castello di Caspoggio in Valmalenco (SO)
La località Castello del comune di Caspoggio (SO) è situata su un colle isolato alla quota di circa 15 metri rispetto al terrazzo fluviale sulla sinistra orografica della Val Malenco. Il sito, attestato dal 1372, doveva essere secondo la letteratura storico archeologica ad oggi disponibile, la sede del Castrum de Malenco, unico vero e proprio sito fortificato della valle. Per questo motivo a partire dal 2021, nell’area si sono svolte indagini archeologiche sotto la direzione di Federico Zoni, dal CST (Centro Studi sul Territorio) dell’Università degli studi di Bergamo in collaborazione con il MVSA (Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio). Finora le attività archeologiche si sono svolte in due grandi aree di scavo.
Area 1000
Si tratta della parte sopraelevata, circoscritta da murature a secco pertinenti al Castrum de Malenco, suddivisa in quattro zone (Saggio 1, Saggio 2, Saggio 3 e Saggio 4)
Area 2000
Individua il campo a sud, libero da strutture. Qui il gruppo coordinato da Zoni ha scavato una trincea per individuare i resti degli edifici pertinenti al borgo castrense, riportato nelle fonti. Gli scavi hanno permesso di raggiungere i livelli protostorici.
Proprio a causa dell’individuazione di livelli protostorici, il direttore di scavo ha coinvolto la cattedra di Preistoria ed Ecologia preistorica dell’Università Statale di Milano per approfondire le indagini.
Prospettive e obiettivi di ricerca
Lo scopo dello scavo è comprendere le caratteristiche della frequentazione protostorica nella zona anche in relazione alla successiva occupazione medievale. Altro obiettivo è la ricostruzione del paleoambiente dell’area del Castello di Caspoggio attraverso lo studio delle sequenze stratigrafiche e l’analisi dei sedimenti di terreno.
L’obiettivo delle indagini sarà in definitiva quello di raccogliere informazioni sulle popolazioni protostoriche che hanno frequentato il sito, comprendere le caratteristiche e l’estensione cronologica di questa occupazione, ricostruire l’ambiente e le risorse che avevano a disposizione e non ultimo, contribuire alla tutela e alla valorizzazione del territorio.
Cosa faremo
A seguito dell’intervento di scavo, nell’Area 2000 sono stati rinvenuti diversi reperti di elevato valore archeologico, riconducibili genericamente all’età del Bronzo. Su richiesta del direttore di scavo Federico Zoni si è quindi deciso di proseguire le indagini di questo tratto. Partendo dalla stratigrafia individuata ma non ancora scavata della Trincea 1 aperta nelle campagne di scavo precedenti, procederemo nella raccolta dei reperti, di resti faunistici e archeobotanici, campioni per la datazione al radiocarbonio e per le analisi del terreno, ottenendo dati sulla stratigrafia del sito.
Tutti questi dati raccolti sul campo, uniti alle relative indagini in laboratorio, permetteranno di comprendere le modalità di frequentazione dell’area fornendo importanti informazioni sulla protostoria non solo del sito, dando un inquadramento delle fasi di occupazione precedenti a quelle medievali inerenti al Castrum de Malenco, ma anche del territorio, tramite uno studio comparativo di altri siti contemporanei presenti nel territorio sondriese.
Con chi collaboriamo
L’Università degli studi di Milano lavorerà in collaborazione con il CST dell’Università degli studi di Bergamo e il MVSA (Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio), sotto la direzione della SABAP (Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio) per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
Fondamentali per l’avviamento delle prime attività di ricerca sono stati li progetto CARIPLO “Le radici di un’indenità” ed il Comune di Caspoggio, unico finanziatore dello scavo dal 2021. L’ente si è fatto carico dei costi di gestione del cantiere degli operatori attivi nella direzione scientifica e di scavo, del vitto, l’alloggio e di analisi di laboratorio e datazioni archeometriche, quali studi pollinici e datazioni radiocarboniche degli strati.