COMIZI D’AMORE. IL CINEMA E LA QUESTIONE SESSUALE IN ITALIA (1948-1978)
Convegno finale del progetto PRIN 2015
Università degli Studi di Milano, 27-28 novembre 2019
via Festa del Perdono 7, Milano
Direzione scientifica: Francesco Di Chiara, Valentina Re, Tomaso Subini, Federico Vitella
Organizzazione: Dalila Missero (dalila.missero@unimi.it)
KEYNOTE SPEAKERS
Pietro Adamo (Università degli Studi di Torino)
Daniel Biltereyst (Ghent University)
Peppino Ortoleva (Università degli Studi di Torino)
Anna Tonelli (Università di Urbino Carlo Bo)
CALL FOR PAPERS (English version below)
Nel periodo compreso tra il 1948 (data delle prime elezioni della nuova Repubblica che consegnano alla DC il governo del Paese) e il 1978 (quando iniziano a diffondersi in Italia le prime sale destinate alla proiezione del film per adulti) il cinema italiano è stato caratterizzato dalla crescente sessualizzazione delle sue rappresentazioni. Questo arco di tempo ha visto una profonda conflittualità nel dibattito pubblico attorno alla “questione sessuale” ampiamente intesa, chiamando in causa temi come l’intimità, le relazioni affettive, la costruzione dei ruoli e delle identità di genere. Tutti questi processi confluiscono in quella complessiva “trasformazione dell’intimità” di cui scrive il sociologo Anthony Giddens: l’emersione pubblica del privato ha fatto sì che ambiti prima regolamentati a livello personale e individuale diventassero di pertinenza sociale e oggetto di negoziazione collettiva. Parallelamente si assiste a una radicale modifica delle costumanze (sintetizzate nel concetto giuridico di “buon costume”), con un progressivo indebolimento del cosiddetto senso del pudore.
Della portata di questo fenomeno dava già conto nel 1969 Callisto Cosulich, descrivendolo con la metafora “della scalata al sesso del cinema italiano”: una scalata che di fatto corrispose alla diffusione di un immaginario sessuale e sessuato, prevalentemente schiacciato sull’erotizzazione del corpo femminile. È proprio intorno agli anni del volume di Cosulich che la sessualizzazione del cinema incrocia le prime emersioni della pornografia di massa sulle riviste per adulti. Di lì a qualche anno anche la pornografia cinematografica si sforzerà di uscire dalla clandestinità sfruttando due canali semi-istituzionali e paralleli al mainstream: le televisioni private e il circuito delle sale a luci rosse. La fine degli anni ’70 parrebbe segnare l’approdo del fenomeno, descritto da Ortoleva come la definitiva “caduta dei tabù dell’osceno”.
Il convegno si propone di stimolare il confronto tra le discipline cinematografiche e quelle storiche sui temi del progetto di ricerca PRIN 2015 Comizi d’amore, e in particolare su quattro questioni di fondo:
– il ruolo del cinema nel contesto della progressiva sessualizzazione del sistema mediale (e in particolare dell’editoria popolare, su cui il progetto ha fatto un grosso lavoro di mappatura, disponibile nella banca dati);
– il ruolo del cinema nell’ambito di alcuni snodi storici fondamentali per le tematiche del progetto (clericalizzazione delle istituzioni negli anni del centrismo, Legge Merlin, avvento del centro-sinistra, movimenti giovanili, movimento femminista, movimento omosessuale, rivoluzione sessuale, dibattito su divorzio e aborto, riforma del diritto di famiglia);
– il nesso tra la sessualizzazione del cinema e l’emersione della pornografia;
– le peculiarità del caso italiano.
Si invitano gli studiosi interessati a consultare, in vista dell’elaborazione delle proprie proposte di intervento, la banca dati del programma di ricerca ( https://sites.unimi.it/comizidamore/), dove è possibile trovare copia fotografica di circa 15.000 documenti, indicizzati e metadatati con parole chiave che consentono specifiche ricerche. Gli studiosi non ancora in possesso dell’accredito necessario per accedere alla banca dati possono farne richiesta all’organizzatrice del convegno (dalila.missero@unimi.it).
Le proposte di intervento (max 300 parole) e un breve profilo del/la proponente devono essere inviate a princomizidamore@gmail.com e a dalila.missero@unimi.it entro il 30 giugno 2019. Verranno vagliate dalla direzione scientifica e dal comitato scientifico del convegno.
Sono ammessi interventi in italiano e in inglese.
Il convegno non prevede alcuna fee di iscrizione e mette a disposizione 10 borse per coprire le spese di viaggio e di pernottamento dei relatori che ne faranno motivata richiesta (da inoltrare a dalila.missero@unimi.it), con priorità di assegnazione per gli studiosi non strutturati.
Si sollecitano proposte di intervento anzitutto, ma non esclusivamente, sui seguenti argomenti:
sezione a (storia del cinema e storia culturale)
– rapporto tra storia del cinema e snodi storici più generali
– riflessione intorno a modelli di periodizzazione del fenomeno
– ruolo del cinema nella storia delle emozioni e dell’intimità
– ruolo del cinema nei più generali processi di caduta dei tabù dell’osceno
sezione b (istituzioni)
– funzionamento della censura amministrativa
– dibattito culturale sulla censura amministrativa
– finanziamento da parte dello Stato
– ruolo della magistratura (storia dei sequestri e dei processi per oscenità)
– dibattito parlamentare su censura, buon costume e pornografia
– dibattito giurisprudenziale su buon costume e pornografia
– ruolo della sessualizzazione come strategia produttiva e distributiva in risposta alla crisi del cinema
– manifesti (strategie di promozione e azioni di contrasto)
– settorializzazione e formazione del pubblico del cinema sexy/erotico e nascita dei primi circuiti specializzati
– ricezione critica
– azioni organizzate da parte dell’opinione pubblica (associazionismo) e dissenso individuale (ad es. attraverso il canale della piccola posta)
– diseguaglianza di genere nel sistema produttivo
– tecniche e tecnologie cinematografiche (cinema amatoriale, formati, professioni cinematografiche)
– sale (circuito di profondità e circuito specializzato)
sezione c (autori, forme del popolare, costruzione dell’identità, formazione del gusto)
– film e autori che hanno rappresentato momenti significativi nella storia della sessualizzazione del cinema
– cinema di genere e forme del popolare
– modelli di serializzazione del cinema erotico e della commedia sexy
– dinamiche del plagio, della volgarizzazione, dell’apocrifo tra pratiche autoriali e filoni popolari
– divismo e visibile sessuale
– fandom e ricezione popolare del divismo
– attorialità e recitazione
– modelli di mascolinità e femminilità nel cinema italiano
– rappresentazione dell’omosessualità
– costruzione dello spettatore voyeurista
– intermedialità (letteratura, fotografia, teatro, radio e televisione)
– editoria popolare: rotocalchi femminili, cineromanzi, periodici erotici maschili e strategie di discorsivizzazione della sessualità e dei ruoli di genere attraverso il cinema
– rappresentazione e discorsivizzazione sociale del corpo
– “ageing” e sfera sessuale: forme di rappresentazione e discorsivizzazione
– modelli narrativi e modelli di rappresentazione
– stereotipi e disuguaglianze di genere nelle rappresentazioni e nei discorsi sociali
sezione d (nesso tra sessualizzazione del cinema e pornografia)
– concetto di pornografia
– pornografia e avanguardia artistica
– pornografia e controcultura
– dibattito su pornografia dal punto di vista estetico, culturale, giuridico, morale
– ruolo dell’editoria nella diffusione della pornografia (e in particolare della pornografia cinematografica)
– ruolo delle tv private nella diffusione della pornografia
– ruolo sociale della sala a luci rosse
Scarica qui il cfp del Convegno.
LOVE MEETINGS. CINEMA AND THE ISSUE OF SEX IN ITALY (1948-1978)
Final conference of the PRIN 2015 project
University of Milan, 27-28 November 2019
via Festa del Perdono 7, Milan
Academic Direction: Francesco Di Chiara, Valentina Re, Tomaso Subini, Federico Vitella
Organization: Dalila Missero (dalila.missero@unimi.it)
KEYNOTE SPEAKERS
Pietro Adamo (Università degli Studi di Torino)
Daniel Biltereyst (Ghent University)
Peppino Ortoleva (Università degli Studi di Torino)
Anna Tonelli (Università di Urbino Carlo Bo)
CALL FOR PAPERS
In the period between 1948 (and the first elections of the new Republic, that put the DC in charge of the country) and 1978 (when the first erotic cinemas emerged in Italy), Italian cinema was characterized by increasingly sexualized representations. This timeframe saw a high level of conflict in public discourses on the “question of sex”, intended broadly, which brought into question issues like intimacy, affective relationships, the construction of gender roles and identities. All of these processes merged in that overall “transformation of intimacy” that sociologist Anthony Giddens identified: the public emergence of the private meant that spaces once regulated at a personal and individual level became socially pertinent, and the object of collective negotiations. In parallel, there was a radical change in habits (synthesized in the legal concept of “buon costume”, public morality), with a progressive weakening of a so-called sense of decency.
In 1969, Callisto Cosulich had already recognized this phenomenon, describing it with the metaphor of the “Italian cinema’s ascent to sex”: an ascent that corresponded concretely to the diffusion of a sexualized imaginary, that was predominantly embodied in the eroticization of the female body. In the very years of Cosulich’s volume, the sexualization of cinema had started to overlap with the first appearances of mass-produced pornography, in print, for adults. Within just a few years, cinematic porn was to break free of its isolation, via two semi-institutional channels that paralleled the mainstream: private televisions and adult film theatres. The end of the 1970s appeared to signal the end of this phenomenon, described by Ortoleva as the definitive “decline of obscenity taboos”.
The conference aims to stimulate discussion between the disciplines of film and historical studies, on the main themes of the PRIN 2015 research project Comizi d’amore, and in particular on four general questions:
– the role played by cinema in the progressive sexualization of the media system (and in particular the popular press, which the project has already mapped out extensively, as available on its database);
– the role of cinema within a series of key historical junctions for the project’s theme (the clericalization of institutions during the Centrist years, the Merlin Law, the creation of the centre-left, youth movements, the feminist movement, gay liberation, the sexual revolution, debates on divorce and abortion, reforms of family rights);
– the connection between the sexualization of cinema and the emergence of pornography;
– the specificities of the Italian case.
Interested colleagues who are considering a paper are invited to consult the project’s database (https://sites.unimi.it/comizidamore/), which contains c. 15,000 indexed documents tagged with keywords to enable specialized research. Scholars who do not yet have access to the database can request this from the conference organizer (dalila.missero@unimi.it)
Paper proposals (max 300 words) and a brief bio should be sent to princomizidamore@gmail.com by 30 June 2019. They will be evaluated by the conference’s academic directors and the scientific committee.
The conference accepts papers in Italian and in English.
The conference will not have a registration fee, and we are able to provide 10 bursaries to cover travel and accommodation for certain speakers, with priority given to non-permanent scholars. To request a bursary, sent a justification of the need for support to the organizer (dalila.missero@unimi.it).
Proposals can be submitted that speak to the following possible (but not exclusive) areas:
Section A (film and cultural history)
– the relationship between the history of cinema and specific historical events
– reflections on the periodization of the phenomenon
– the role of cinema in the history of emotions and intimacy
– the role of cinema in the broader processes of the decline of obscenity taboos
Section B (institutions)
– the workings of administrative censorship
– cultural debates on administrative censorship
– public funding
– the role of the courts (histories of sequestering or obscenity trials)
– parliamentary debates on censorship, public morality and pornography
– judiciary debates on public morality and pornography
– the role of sexualization as a production and distribution strategy, as a response to the crisis of cinema
– billboards (as a promotional strategy or a counter-measure)
– the segmentation and formation of audiences of erotic cinema, and the birth of the specialized circuit
– critical reception
– actions triggered by public opinion (associationism) and individual dissent (e.g. through readers’ letters)
– gender inequality in the production system
– film technologies (amateur cinema, formats, film industry professionals)
– theatres (second-/third-run, provincial cinemas, specialist circuits)
Section C (auteurs, popular forms, constructions of identity, formations of tastes)
– films and directors that represented the most relevant moments of the sexualization of cinema
– genre cinema and popular forms
– serialization models for erotic cinema and sexy comedies
– dynamics of plagiarism, vernacularization or imitation, between auteur practices and popular genres
– stardom and sexuality
– fandom and the popular reception of stardom
– performance and acting
– models of masculinity and femininity in Italian cinema
– the representation of homosexuality
– the construction of the voyeurist spectator
– intermediality (literature, photography, theatre, radio and television)
– the popular press: women’s illustrated news, illustrated stories of films, erotic periodicals for men, the discursive strategies behind sexuality and genre roles in the cinema
– the representation and social discourses of the body
– aging and sexuality: discourses and forms of representation
– narrative and representation models
– stereotypes and gender inequalities in representations and social discourses
Section D (the connection between the sexualization of cinema and the emergence of pornography)
– the concept of pornography
– pornography and the artistic avant-garde
– pornography and counter-culture
– debates on pornography from aesthetic, cultural, juridical and/or moral perspectives
– the role of the press in the diffusion of pornography (and in particular film pornography)
– the role of private television networks in the diffusion of pornography
– the social role of adult cinemas
Download the Conference call for papers.