Vi ricordate di quando vi abbiamo parlato di archeologia e metaverso? Abbiamo già detto che il 14 aprile si è tenuta l’inaugurazione del progetto LabDig3A (Laboratorio Digitale per l’Antropologia, l’Archeozoologia e l’Archeologia) a Sartirana Lomellina, in provincia di Pavia.
Anche una delegazione del PrEcLab ha seguito l’evento per rappresentare il prof. Umberto Tecchiati, coinvolto nel progetto per la parte di archeozoologia, di cui è Direttore scientifico: Barbara Proserpio, Francesca Fapanni e Matteo Orsi.
Che cos’è LabDig3A?
Il progetto, nato da una joint venture tra ArcheOS Tec di Alessandra Mazzucchi (azienda che si occupa di indagini tanatologiche e tafonomiche e di analisi osteologiche grazie allo sviluppo e all’applicazione di nuove tecnologie) e LEICON di Serenella Saccon (che affianca le aziende fornendo supporto ai settori amministrativi e operativi), vede coinvolti diversi professionisti e collaboratori per la sperimentazione e la validazione di tecnologie e metodi per lo studio dei beni culturali e la divulgazione dei contenuti che ne derivano.
Al suo interno confluiscono diverse discipline, dalla geomatica all’informatica, dall’antropologia all’archeologia, che dialogano e collaborano per ottenere un risultato efficace e che sia quanto più possibile aderente al modello FLOSS (Free Libre e Open Source Software), basato sulla condivisione dell’esperienza e della conoscenza.
Con questo approccio si affronta l’elaborazione delle immagini digitali, l’archiviazione, la gestione e l’elaborazione dei dati, con la possibilità di accedere a tutti i dati anche a distanza e la creazione di nuovi sensori per l’acquisizione dei dati.
Le collaborazioni attive
Al momento LabDig3A sta lavorando con diversi enti per l’acquisizione, la gestione e l’archiviazione dei dati.
Dopo la presentazione del progetto di Casteggio, legato all’antropologia, è seguita quella dello scavo di Casa Piccoli a Castelseprio (VA), diretto da Vasco La Salvia, professore associato di Metodologie della Ricerca Archeologica presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e Direttore Scientifico per la Sezione di Archeologia del progetto.
Ha parlato poi Omar Laurentis, dottorando in Medicina dell’Università dell’Insubria, per presentare il lavoro presso la Cripta di San Barnaba della chiesa di Santa Maria dell’Assunta a Breme (PV): qui si è svolta una ricognizione seguita da interventi di scavo nel corso dei quali sono stati individuati alcuni resti osteologici.
Sono intervenuti anche due rappresentanti della Polizia Locale del Comune di Albizzate, che hanno presentato i risultati del lavoro per l’ammodernamento delle modalità di rilascio del tesserino invalidi.
Hanno chiuso il ciclo di interventi Lisa Afeltra e Giovanni Mastrorocco di MG Geomatics, che hanno parlato dell’importanza della coerenza e dell’affidabilità dei dati anche per la valorizzazione dei Beni Culturali: è il caso del Castello Angioino Aragonese di Agropoli (SA) e della Cripta di Sant’Eustachio ad Acquaviva delle Fonti (BA), dove realtà virtuale e aumentata contribuiscono alla fruizione del patrimonio artistico e culturale italiano.