Cosa mangiavano gli abitanti delle Colombare di Negrar di Valpolicella? Quali erano le piante coltivate? E com’era composto il paesaggio che circondava il sito tra seimila e quattromila anni fa? La disciplina che ci permette di scoprirlo e che, quasi come una macchina del tempo, ci permette di “cenare” idealmente con gli antichi abitanti della Valpolicella, è l’Archeobotanica, ovvero lo studio dei resti macroscopici e microscopici delle piante. Ne abbiamo parlato nella puntata di oggi de Le Colombare in diretta con Barbara Proserpio, specializzanda in Archeologia dell’Università degli studi di Milano, al lavoro su una tesi che riguarda proprio i resti botanici alle Colombare di Negrar.
Durante questa breve chiacchierata, abbiamo così scoperto perché il lavoro di chi si occupa di Archeobotanica sia così importante, come si svolge il campionamento dei resti carpologici (ovvero dei semi e dei frutti) quando ancora gli archeologi sono sul sito, e in che modo si procede poi con l’analisi. Certo, le ricerche alle Colombare non sono ancora concluse, ma è stato possibile dare qualche anticipazione.
Volete scoprire quali? Basta guardare la diretta!
Guarda la puntata “Dalla terra, i frutti”
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