Venerdì 29 settembre 2023
Anche in scavo a volte capitano gli imprevisti, soprattutto in fase di chiusura. Può essere il reperto che cambia le carte in tavola o lo strato che bisogna assolutamente scavare. Stavolta, si tratta di un saggio che ha continuato a restituire reperti ed evidenze fino all’ultimo giorno utile, ovvero fino a ieri. Abbiamo concluso l’ultimo rilievo a mezzogiorno, dopo aver portato in Polisportiva buona parte delle attrezzature, e siamo riusciti a chiudere il saggio in due ore, appena in tempo per andare a riconsegnare tutta l’attrezzatura in soprintendenza.
Non potevamo non festeggiare con una bella cena tra di noi, a Mazzano, visto l’andamento della campagna e l’impegno di tutti per il suo buon esito.
Oggi non è rimasto altro da fare se non rifinire i dettagli della documentazione, riordinare la Polisportiva e prendere tutto il tempo necessario per salutare i compagni di viaggio, Negrar e lo scavo, non senza qualche lacrima e la promessa di ritornare carichi di nuove esperienze e di nuove energie per la campagna dell’anno prossimo.
Ciao, Colombare. Ci vediamo tra undici mesi.
Martedì 26 settembre 2023
Ultima settimana di scavo. Ultimo giorno di scavo, quasi per tutti. In questi giorni, si alternano la soddisfazione per il lavoro svolto, la fretta di avere ogni aspetto della documentazione sistemato e quella sensazione di straniamento nel ricoprire di geotessuto e di terra i saggi a cui ci si è dedicati nelle ultime settimane.
Dei tre saggi che abbiamo aperto, uno è già stato chiuso, mentre per un altro ci vorrà un altro giorno e si prevede di chiudere il terzo entro domani. Nel frattempo si continuano a lavare i reperti: visto che non tutti servono sul cantiere per chiudere, si portano avanti tutte le altre attività.
Venerdì 22 settembre 2023
Negli ultimi giorni di scavo, anche in una giornata di pioggia il lavoro non manca: anzi costituisce un’occasione per fare ordine. Così è stato venerdì, quando il team di scavo si è diviso tra topografia e lavaggio dei reperti.
Mentre i reperti vengono lavati, contati e inseriti nell’apposito registro, il gruppo di topografia si dedica al censimento e al registro di tutti i rilievi e di tutti i punti presi con la stazione totale: in questo modo saremo certi di non avere nulla in sospeso alla partenza imminente di Cristiano Putzolu.
Ci siamo poi riuniti tutti in Polisportiva per la pausa pranzo, dove ci raggiungono Paola Salzani e Brunella Bruno, funzionarie della Soprintendenza ABAP per le provincie di Verona, Vicenza e Rovigo.
Giovedì 21 settembre
Manca ormai poco più di una settimana al termine della campagna 2023: si comincia a tirare le somme, ad organizzare la chiusura dei saggi, il trasporto dei reperti nel lavoratorio di via Noto e a controllare che la documentazione sia in ordine. Il ritmo di lavoro accelera, per terminare tutte le operazioni in tempo.
Fortunatamente ci sono anche occasioni di svago, come la degustazione offerta dall’azienda vinicola Franchini giovedì sera. In questa occasione abbiamo avuto modo di visitare la loro cantina e di incontrare, per puro caso, Willy Costamoling, alpinista e guida alpina che ha scoperto una delle grotte più alte d’Europa e ha contribuito alla sua valorizzazione.
Martedì 19 settembre 2023
Questa settimana parte in grande stile con la riapertura di saggio 10, quello più vicino all’ingresso dello scavo, che ci regala le prime sorprese, e con le prime tracce di strutture nel saggio 16. L’obiettivo è verificare le ipotesi emerse nel 2021.
Oggi, inoltre, è venuto anche a trovarci il sindaco di Negrar, Roberto Grison, che come ogni anno fa tappa sul nostro scavo per vedere in prima persona l’andamento delle ricerche. Umberto Tecchiati e Cristiano Putzolu lo hanno accompagnato nel sopralluogo.
13-15 settembre 2023
In questi giorni, il meteo ci ha graziato, nonostante le previsioni nefaste: dai nostri saggi nel bosco abbiamo sentito il cielo borbottare, ma a parte qualche goccia di pioggia giovedì, il temporale non ci ha sorpresi e abbiamo continuato a scavare senza interruzioni. Dai saggi 10 e 16, in particolare, sono emersi altri reperti notevoli: si tratta di reperti che hanno caratteristiche che si possono inquadrare cronologicamente e che, trovati in uno strato, ne favoriscono la datazione, come spiega Fiorenza Gulino, condirettrice dello scavo, nel video di questa settimana.
Abbiamo poi continuato a prelevare campioni dagli strati scavati, da inviare in laboratorio per le analisi archeobotaniche e per le datazioni al carbonio 14.
Di solito raccogliamo diversi litri di terreno, imbustati ed etichettati, ma può anche capitare di prelevare anche delle siringhe in punti specifici delle sezioni, come nel caso del saggio 17.
Venerdì, infine, è successa una cosa bella: dopo essere stati a trovarci sul sito, i signori Enrico e Fernanda hanno deciso di invitarci a pranzo per farsi raccontare un po’ più nel dettaglio il nostro lavoro. Entrambi sono molto interessati alla storia del territorio e in particolare a quello che il bosco ha da raccontare, forse perché Dal Dosso è responsabile di una delle sezioni CAI di Verona e Quintarelli è anche lei un’appassionata di trekking, come molti abitanti della Valpolicella, del resto.
Per noi, questo incontro è stato un ulteriore regalo. Una ulteriore conferma del fatto che il nostro progetto di archeologia pubblica inizia a funzionare e ha un senso.
12 settembre 2023
Oggi abbiamo avuto due visite molto gradite: nella prima foto vedete il prof Umberto Tecchiati con Simone Gianesini, il docente dell’istituto tecnico Dal Cero di San Bonifacio (VR) che ha cordinato, con una delle sue classi, la realizzazione del documentario “Apocalypse wine – Discorso civile sul paesaggio incongruo”, un lavoro nato per mettere in discussione la coltivazione intensiva della vite in alcune aree del Veneto. Gli abbiamo illustrato le peculiarità del sito e lo stato delle ricerche.
E poi abbiamo avuto il piacere di accogliere due “turisti per caso”, Enrico Dal Dosso e Fernanda Quintarelli. Nati e cresciuti in Valpolicella, i due anziani coniugi sono capitati sul nostro sito durante una passeggiata. È stato un vero piacere illustrare loro le nostre ricerche, e farci raccontare i loro ricordi sull’area delle Colombare, negli anni Cinquanta priva di vegetazione e “campo da gioco” per i ragazzini che volevano arrampicarsi sui grandi massi erratici…
Per ringraziarci dell’accoglienza e delle spiegazioni fornite, Dal Dosso è poi tornato sullo scavo con una cassetta di fichi, uva e mele appena colti. Un gesto molto semplice, ma carico di gentilezza. “Mi avete fatto un regalo”, ci ha detto prima di andare via. Ma noi, in fondo, gli abbiamo solo restituito, coi nostri racconti, qualcosa che è già suo.
Ecco, questo affetto, questa attenzione, per noi rappresentano il senso dell’archeologia pubblica che intendiamo portare avanti con il nostro Progetto Colombare.
Siamo felici.
11 settembre 2023
Oggi inizia non solo la terza settimana della campagna, ma anche il secondo turno di scavo, e c’è stato un piccolo ricambio tra gli studenti e le studentesse. Durante la mattinata, abbiamo illustrato le aree scavate alle nuove leve, diviso i compiti per la settimana e discusso della situazione sui diversi saggi. È stato fondamentale confrontare i diari di scavo con le schede US e ragionare sulla stratigrafia che si può distinguere dalle sezioni.
Settimana 4-8 settembre 2023
Questa settimana le condizioni atmosferiche ci hanno graziato, e abbiamo potuto continuare le attività nei tre saggi aperti senza particolari intoppi. Quindi abbiamo continuato lo scavo stratigrafico, la raccolta meticolosa dei reperti, il campionamento degli strati, i fotopiani e la documentazione cartacea, con la compilazione dei diari di scavo e delle schede US.
Tra i reperti notevoli emersi in quello che abbiamo denominato saggio 16 anche un paio di vaghi e una lama di pugnale. Quello che abbiamo denominato saggio 10 sta dando particolari soddisfazioni, perché sta restituendo diversi frammenti di ceramica su quello che sembra un altro piano di terrazzamento dell’età del bronzo (è in corso di verifica).
Come ha ricordato il prof Tecchiati nel video di recap di questa settimana, ci stiamo concentrando sull’individuazione e la messa in evidenza delle strutture.
Giovedì 7 e venerdì 8 sono state, in particolare, giornate piuttosto intense. Giovedì sera perché abbiamo fatto la cena di fine primo turno: alcuni degli studenti hanno terminato la propria esperienza alle Colombare e da lunedì ci sarà un seppur minimo “cambio della guardia”.
Venerdì pomeriggio, invece, abbiamo avuto ospiti. Oltre a Paola Salzani, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e condirettrice scientifica delle ricerche, anche Giuliano Franchini, direttore di Franchini Agricola, per visitare lo scavo insieme al professore e alle responsabili del progetto di archeologia pubblica, Chiara Boracchi e chiara Reggio.
Venerdì 01 settembre 2023
Oggi si conclude la prima settimana di questa campagna a Colombare di Negrar. Abbiamo aperto due sondaggi, collocati vicino a quelli scavati l’anno scorso, per indagare, verificare e approfondire il tema dei terrazzamenti.
Abbiamo cominciato ad intaccare i primi strati e a rinvenire i primi materiali: sono emersi anche i primi reperti tipici, fondamentali per attribuire una cronologia agli strati che scaviamo.
Visto che la settimana prossima Cristiano Putzolu non sarà presente per un altro scavo, abbiamo organizzato il cantiere in modo tale da non dovere dipendere dalla stazione totale per i rilievi: in questo modo riusciremo a portare avanti i lavori senza intoppi.
Mercoledì 30 agosto 2023
Oggi primo giorno effettivo sullo scavo! In questa giornata di sole abbiamo aperto i nostri tre sondaggi e abbiamo fatto i primi rilievi.
Il giorno prima c’è stato un piccolo intervento a ruspa per riaprire uno dei saggi, che non siamo riusciti a concludere l’anno scorso, e rimuovere il grosso del pietrame da un altro.
Lunedì 28 agosto 2023
Si apre all’insegna del brutto tempo la campagna alle Colombare di Negrar 2023: nella notte siamo stati svegliati da un violento temporale con pioggia e grandine!
Visto poi il persistere della pioggia, abbiamo deciso di dedicare la mattinata alla sistemazione delle casse di reperti delle campagne precedenti, destinate ad essere riportate in Soprintendenza. Il prof. Tecchiati coglie l’occasione per esaminare alcuni dei resti faunistici delle campagne precedenti e per affrontare il tema della loro determinazione con alcuni studenti.
Il pomeriggio, invece, ci ha regalato una situazione più stabile, così ci siamo mossi verso lo scavo per definire gli ultimi dettagli, delimitare i nuovi saggi e svolgere le prime operazioni di pulizia.
Giovedì 24 agosto 2023
Partono oggi i preparativi per la campagna di scavo di Colombare di Negrar 2023: da oggi Matteo Orsi e Giuseppe Coda, due studenti del PrEcLab, si occuperanno di recuperare gli attrezzi, sfoltire la vegetazione, allestire la Polisportiva di Mazzano, recuperare i buoni per la cena.
Il loro compito è quello di assicurarsi che sia tutto in ordine per l’arrivo dei loro colleghi e comunicare tempestivamente ogni possibile problema: se manca qualcosa, se l’attrezzatura è in buono stato, se il sito è in ordine.
La campagna di quest’anno avrà (e ha già da qualche mese) una marcia in più: grazie alla generosa sponsorizzazione di Agricola Masi, infatti, abbiamo potuto avviare al laboratorio di analisi alcuni campioni di terreno per un ulteriore studio sui pollini. Vi racconteremo i risultati di questa ricerca tra qualche settimana.
Pronti a partire?