Per comprendere meglio cosa stia accadendo oggi ai ghiacciai alpini e quale sia l’impatto del riscaldamento globale su questo fragile territorio, è necessario conoscerne la storia e soprattutto la preistoria. Ecco perché la Centrale dell’acqua di Milano dedica l’incontro del prossimo 28 ottobre a Ötzi, la mummia dell’età del Rame (datata 3300-3100 a.C.) nota anche come uomo del Similaun, per il luogo in cui è stata scoperta nel lontano 1991.
I relatori della serata saranno il nostro Umberto Tecchiati, docente di Preistoria e protostoria UniMi, oltre a Stefano Bocchi e Guglielmina Diolaiuti, entrambi docenti dell’Università degli studi di Milano rispettivamente di Agronomia e coltivazioni erbacee e di Geografia fisica e geomorfologia. Insieme, avranno il compito di raccontare sia il contesto antico che quello attuale.
Ötzi, il protagonista della serata
Si parlerà naturalmente moltissimo di Ötzi, delle circostanze del suo eccezionale ritrovamento, delle particolarità della mummia, resa famosa in tutto il mondo per l’ottimo stato di conservazione dei suoi tessuti e anche degli oggetti che ad essa sono appartenuti.
Sull'”uomo venuto dal ghiaccio” sappiamo infatti moltissimo: conosciamo l’equipaggiamento da montagna, il suo ultimo pasto, la sua età, persino i suoi tatuaggi. Studiati e analizzati grazie all’impegno dell’Istituto per le mummie e l’iceman dell’Eurac Research, i resti di Ötzi sono oggi conservati al Museo archeologico dell’Alto Adige di Bolzano.
Dalla preistoria alpina allo scioglimento dei ghiacciai
L’incontro sarà però anche l’occasione per parlare del contesto alpino antico, attraverso videoproiezioni che mostrano la ricostruzione di un accampamento preistorico, e per affrontare un tema di drammatica attualità: quello dello scioglimento dei ghiacciai alpini, attraverso la proiezione di alcuni video sul ghiacciaio dei Forni, prodotti dal team della professoressa Diolaiuti.
Info
La serata si intitola “Ötzi. L’uomo venuto dal ghiaccio“. L’appuntamento è alla Centrale dell’acqua di Milano alle ore 18:30, l’ingresso è gratuito. Per partecipare all’evento, è necessario prenotarsi a questo link.
Il mio pensiero si è rivolto allo strato di ghiaccio che ha ricoperto nascondendo la mummia per circa 5000 anni e che al ritrovamento risulta allo stesso livello del momento della morte. Quindi 5000 anni fa il ghiacciaio aveva la stessa consistenza che ha attualmente. Forse c’è più di una speranza per il nostro pianeta