Noi del PrEcLab #stiamoacasa, ma ci laureiamo lo stesso. Durante l’ultima settimana di marzo, infatti, molti degli studenti del laboratorio, pur non avendo discusso le proprie tesi, hanno comunque conseguito la laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali, in barba ai rallentamenti e ai disagi provocati dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
Grazie a queste ricerche – indagini inedite archeozoologiche, paleoambientali, paleoeconomiche e territoriali di diversi siti e fenomeni della protostoria e della storia antica dell’Italia settentrionale – i nostri studenti incidono attivamente nel mondo della divulgazione scientifica e contribuiscono a mantenere salda la nostra identità.
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I temi delle ricerche
Roberto Raggi e Giada Donadel hanno proposto ricerche che vertono su due dei tre scavi gestiti dal PrEcLab, il Forcello di Bagnolo San Vito (MN) e le Colombare di Negrar in Valpolicella (VR). La tesi sullo scavo mantovano è un’approfondita analisi di resti faunistici di V secolo a.C., mentre quella sullo scavo veneto è incentrata su un’indagine territoriale corredata di carte GIS e sulle dinamiche di popolamento tra VI e I millennio a.C.
Della Valpolicella è anche il sito di Gargagnago (recente età del Ferro), a Sant’Ambrogio di Valpolicella, di cui Marta Poggi propone un’analisi archeozoologica e paleoeconomica, mentre è del Cremonese il sito di Sergnano-Agnadello (età del Bronzo) di cui Francesca Fapanni analizza i resti faunistici di uno dei settori.
Infine, le ricerche di Sara Ceccarelli e di Francesca Chiariello vertono sul censimento, sulla distribuzione, sulla rappresentazione GIS e sul significato storico-culturale dei fenomeni delle spade dell’età del Bronzo e dell’età del Ferro rinvenute nelle acque lombarde e delle sepolture di animali nell’Italia settentrionale dal Neolitico all’età del Ferro.
Nella sezione tesi del sito, gli abstract degli elaborati.
Molto interessante l’utilizzo del GIS per le ricerche in veneto