Università degli studi di Milano

01 ottobre, si riparte

La campagna di scavo 2021 si conclude oggi. Ad accompagnarci, quella strana sensazione di nostalgia che si ha quando si chiudono i saggi, si fa l’inventario del materiale e si sistema quella che per diverse settimane abbiamo chiamato casa. Abbiamo smontato le brande, e le casse di reperti infilate nei bagagliai delle nostre auto, tra le valigie, sono pronte per raggiungere il laboratorio di via Noto.

Lasciamo la Valpolicella anche quest’anno… ma non vediamo l’ora di tornare per la campagna 2022! Vi ringraziamo per aver seguito il nostro viaggio fino a qui e vi diamo appuntamento sui nostri canali social per aggiornamenti e novità. State con noi!

Diario di scavo 2021
La polisportiva di Negrar © PrEcLab

29 settembre, siamo in chiusura…

Gli ultimi giorni di scavo sono sempre i più impegnativi: è il momento in cui bisogna tirare le fila, prelevare i campioni, fare il punto sulla documentazione, chiudere lo scavo…

Qui alle Colombare lo abbiamo fatto con l’aiuto del professor Cristiano Nicosia, dell’Università di Padova, per la raccolta del sedimento e delle palinologhe Eleonora Rattighieri e Rossella Rinaldi dell’Università di Modena e Reggio Emilia per la raccolta del polline. Il nostro obiettivo? Conoscere meglio la storia del sito e in particolare dell’ambiente nel corso dei 3000 anni della sua frequentazione.

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Ma che senso ha condurre una ricerca se non si condividono i risultati anche con i non addetti ai lavori? È questa la ragione della conferenza che si è tenuta ieri sera a Villa Spinosa di Negrar, dove sono intervenuti Vincenzo Tinè, Soprintendente ai Beni Culturali per le provincie di Verona, Vicenza e Rovigo, Roberto Grison, Sindaco di Negrar, e la funzionaria Paola Salzani (Sabap Verona). A presentare i risultati di questa campagna 2021, naturalmente, sono stati il professor Umberto Tecchiati e Cristiano Putzolu.

A questo ling potete guardare il video che abbiamo dedicato all’evento.

22 settembre 2021

Gli ultimi due giorni alle Colombare sono stati impegnativi, ma piacevoli. Ieri, per esempio, sono venuti a trovarci Luciano Salzani, uno dei maggiori studiosi della preistoria del Nord Italia, ed Emilio Crosato, un appassionato che però ha avuto un ruolo importante nello scavo di Tosina di Monzambano, in provincia di Mantova.

Oggi invece sono stati con noi Massimo Saracino e Nicoletta Martinelli, del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, dove sono conservati i reperti recuperati da Francesco Zorzi durante i primi scavi degli anni Cinquanta. Li abbiamo conosciuti in una delle puntate delle Colombare in diretta, vi ricordate? E poi è stata con noi anche Chiara Tomaini, tecnico restauratore presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali.

Gli ospiti di oggi, 22 settembre
Gli ospiti di oggi, 22 settembre

20 settembre, terzo e ultimo turno

Oggi è il primo giorno di attività sul campo per il terzo e ultimo turno di questa campagna di scavo 2021. Riprendere il lavoro lasciato da altri non sempre è facile, ma con una buona documentazione e un po’ di attenzione tutto è possibile!

Stamattina siamo partiti con una breve presentazione del sito per i nuovi arrivati, poi via a lavorare ai saggi, con i direttori dello scavo sempre pronti a chiarire dubbi e perplessità di chi si trova ad affrontare un nuovo contesto per la prima volta. Oggi ci siamo concentrati in particolare sui preparativi per i campionamenti geoarcheologici e palinologici che verranno realizzati questa settimana.

19 settembre, prove di “aperitivo archeologico”?

Tra un turno e l’altro, non mancano le occasioni d’incontro con la comunità. Oggi, per esempio, il professor Tecchiati e il nostro dottor Cristiano Putzolu hanno partecipato all’aperitivo domenicale con gli amici del gruppo sportivo e culturale di Mazzano. erano tutti curiosissimi di conoscere in anteprima i risultati del nostro scavo e delle analisi naturalistiche avviate per saperne di più sul paleo ambiente e sull’economia delle Colombare di Villa durante il Neolitico e l’Età del rame. Cristiano e il prof. hanno fatto “pubbliche relazioni” e mostrato alcuni dei reperti emersi dalle ricerche. Chissà che non si possano strutturare dei veri e propri aperitivi archeologici in un futuro prossimo, sorseggiando il meraviglioso vino della Valpolicella?

18 settembre, è finito il secondo turno

Si è concluso ieri il secondo turno alle Colombare di Negrar, con un po’ di tristezza e, perchè no, qualche lacrima di commozione. Non è facile descrivere il tipo di rapporto che nasce tra persone che da sconosciute si trovano a lavorare, dormire, mangiare e bere tutti i giorni insieme e non è facile veder finire questa esperienza.

Per fortuna, lunedì partirà il terzo e ultimo turno di scavo: così, i pochissimi studenti che hanno partecipato a tutti e tre i turni di ricerca avranno ancora due settimane per metabolizzare la fine di questa straordinaria campagna 2021…

17 settembre 2021

In questi giorni non sono mancati gli ospiti: giovedì, per esempio, hanno visitato il sito Brunella Bruno e Paola Salzani, entrambe funzionarie della Sabap di Verona. La dottoressa Salzani, tra l’altro, si è unita a noi in cantiere, affiancando gli studenti nel lavoro sul campo.

Ha fatto visita alle Colombare anche Annaluisa Pedrotti, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Trento, collega e amica del nostro professor Tecchiati.

13 settembre, prove di apertura?

Aprire lo scavo al pubblico e ricevere visitatori è uno dei nostri sogni. Per ora non è possibile farlo in maniera strutturata, però siamo sempre felici di avere ospiti a cui illustrare il nostro lavoro! Oggi, per esempio, alle Colombare abbiamo avuto ben due visite. Il primo gruppo di ospiti era composto soprattutto da alcuni ex studenti del professor Tecchiati: Maurizio Battisti, archeologo preistorico presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto, Silvia Bandera, archeozoologa che collabora la professoressa Mara Migliavacca dell‘Università degli Studi di Verona, e Amedeo Zanetti, archeologo presso il Museo delle Scienze di Trento.

Sono però venuti a trovarci anche gli studenti dell’Università di Zurigo, accompagnati dal professor Philippe Della Casa, docente di preistoria e protostoria dell’ateneo svizzero: in viaggio di istruzione in Veneto e Lombardia, oggi hanno deciso di visitare il nostro scavo delle Colombare di Villa di Negrar di Valpolicella.

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12 settembre, sistemiamo il diario di scavo e ci prepariamo per il restauro

Le ricerche alle Colombare non si fermano nemmeno nel fine settimana! Rimanere in pari con la documentazione e la pulizia dei reperti (l’abbiamo già detto, ma non ci si stanca di ripeterlo) è fondamentale.

Questi due giorni li abbiamo dedicati a sistemare i diari di scavo, dove vengono registrate tutte le informazioni e le impressioni di chi lavora a ciascun saggio. Registrare ogni cosa è indispensabile, perchè scavare vuol dire distruggere i depositi e quindi qualsiasi possibilità di recuperare le informazioni perse.

Ci siamo anche dedicati alla pulizia dei reperti, armati di spazzolini, specilli (in questo caso degli spiedi di legno con punta rivestita in cotone e imbevuta d’acqua) e tanta pazienza. Già, perchè il restauro richiede tempo e bisogna conoscere bene le caratteristiche dei diversi materiali: usare lo strumento sbagliato vorrebbe dire causare danni irreparabili. In questo ci siamo fatti aiutare dall’Istituto Veneto per il Restauro dei Beni Culturali, le cui operatrici – Isabelle Peruzzetto, Lisa Pecoraro, Ginevra Iaiza e Denise Brusò – si dedicano ogni giorno a questa importante attività in parallelo allo scavo.

10 settembre, parlano di noi

Anche se abbiamo deciso di tenere un diario di scavo per raccontare in prima persona, qui, sul sito del PrEcLab, le nostre scoperte alle Colombare di Negrar di Valpolicella, non possiamo dimenticare quanto sia importante che i media parlino di noi al pubblico. Per questo, siamo sempre felici di raccontare ai giornalisti le novità che riguardano il nostro scavo. Oggi, per esempio, è venuto a trovarci Angelo Cimarosti, direttore del magazine online ArchaeoReporter, che telecamera alla mano ha intervistato il professor Tecchiati per conoscere la storia di quello che è stato probabilmente il primo “distretto produttivo” della Valpolicella e tutte le novità emerse dalla campagna 2021.

Mentre aspettiamo di leggere l’articolo e vedere la video intervista (non vediamo l’ora!), continuano le nostre normali attività: il lavoro nei sondaggi, che in questi giorni ci hanno riservato diverse sorprese, e naturalmente anche la documentazione e la pulizia dei reperti, necessarie per la conservazione.

07 settembre, abbiamo ospiti!

Una giornata densa quella di oggi allo scavo delle Colombare! Certo l’attività nei sondaggi non si ferma: continuiamo a documentare e ad andare in profondità, e ogni tanto abbiamo qualche bella sorpresa, come un bel reperto in osso lavorato trovato proprio stamattina. Ma alle classiche attività di cantiere oggi si è affiancato l’intervento di una ruspa, finalizzato a rivedere la stratigrafia del pianoro (ebbene sì, a volte anche gli archeologi usano le armi pesanti).

Ultimo evento della giornata, ma di certo non meno importante, l’arrivo del sindaco di Negrar, Roberto Grison, che con il Consigliere Gianfranco Dalle Pezze e l’Assessore Bruno Quintarelli ha visitato il sito per conoscere di persona i nostri progressi.

06 settembre, al via il secondo turno

Oggi inizia il secondo turno di questa campagna di scavo 2021, con nuovi volti e alcune vecchie conoscenze. Abbiamo deciso di proseguire lo scavo dei sondaggi aperti nel corso delle prime settimane, mentre cominciamo a fare spazio per l’apertura di nuovi saggi. Proprio durante le operazioni di pulizia di uno di questi è stata rinvenuta una piccola ascia in pietra verde!

E poi, naturalmente, sono ricominciati poi i lavori in uno dei sondaggi aperti nel 2019, nei pressi della cosiddetta capanna 1, una delle aree indagate da Zorzi settant’anni fa. Cosa scopriremo ancora?

Venerdì 02 settembre 2021, i primi reperti del 2021

Dai diversi sondaggi aperti in queste prime settimane stanno emergendo i primi reperti di questa campagna 2021: l’emozione di trovare selci e ceramica è tanta, come la curiosità di vedere i prossimi sviluppi. Proprio per avere un quadro completo si è deciso di ampliare alcuni sondaggi, che sembrano i più promettenti. Ve li mostreremo presto su Instagram!

Nel frattempo, il prof Tecchiati continua a dedicarsi alle tesi e alle tesine degli studenti…

Martedì 31 agosto 2021, continuano i lavori!

La seconda settimana di scavo procede tranquilla. In questi giorni, per esempio, abbiamo aperto il primo sondaggio, facendoci strada a colpi di piccone tra i primi strati di terra, dove abbondano le radici. La fatica ha spesso lasciato spazio alla riflessione e alla discussione: i momenti in cui ci fermiamo a scrivere le schede di unità stratigrafica e a fotografare le aree scavate sono per noi fondamentali per capire quale direzione prenderanno i lavori nel prossimo futuro. In parallelo procediamo anche con il catalogo dei reperti raccolti, sotto l’attenta supervisione del nostro professor Tecchiati.

Domenica 29 agosto, gita a Ponte di Veja

Il weekend è occasione di relax ma è anche un momento perfetto per esplorare le aree di interesse archeologico nei dintorni di Negrar. Oggi infatti abbiamo trascorso la domenica mattina nel parco Ponte di Veja, a Sant’Anna di Alfaedo. Si ritiene che questa formazione geologica simile a un ponte sia frutto dell’evoluzione naturale di una grotta carsica sopra cui passava un corso d’acqua. La cascata che qui si era formata deve aver eroso, nel corso dei millenni, la parte interna della grotta, lasciando intatta solo l’architrave del ponte ora visibile.

L’area è estremamente interessante per le testimonianze archeologiche: l’uomo ha scelto di abitare questi luoghi sin dal Paleolitico superiore. Lo conferma la ricca presenza di selce.

Venerdì 27 agosto, documentiamo!

Oggi giornata di documentazione. Vi abbiamo raccontato altre volte quanto sia importante tenere traccia del nostro lavoro: lo scavo è un’attività distruttiva, una volta scavato uno strato, quello non esisterà più. Per ricostruirlo e per consegnare agli studiosi futuri tutte le informazioni necessarie per proseguire le ricerche, è necessario appunto documentare minuziosamente ogni cosa. Per questo esistono le schede US (ovvero di unità stratigrafica), su cui descriviamo gli strati di terra (o le strutture) scavati e i reperti trovati in quegli strati. E per questo teniamo anche un vero e proprio diario di scavo: anche se tutti disponiamo di personal computer o programmi di scrittura che possono tranquillamente essere gestiti da smartphone, i più “romantici” continuano a preferire carta e penna…

Mercoledì 25 agosto, rendere accessibile l’invisibile

I contesti di scavo sono tutti diversi tra loro, bisogna sapersi adattare! E avere, ogni tanto, la passione per il… trekking. O quasi. Il sito delle Colombare, come abbiamo ricordato diverse volte anche qui su queste pagine, si trova in altura. Gran parte dell’area di scavo è in un bosco, e per raggiungere i saggi, dopo una prima, ampia salita accessibile anche in auto, è necessario inerpicarsi su per la collina, facendosi a volte strada tra i rovi.

Purtroppo, anche quando sarà possibile aprire lo scavo al pubblico e organizzare brevi visite guidate, l’accesso ad alcuni punti dello scavo sarà comunque molto ridotto. È proprio per questo che la nostra attività di comunicazione sui social è così importante: attraverso le immagini e il racconto, rendiamo accessibile a tutti ciò che di norma non lo è.

Una visita alla villa romana di Negrar

Tra le attività che abbiamo svolto oggi, segnaliamo sul nostro “diario di scavo” anche la visita alla villa romana di Negrar, altro punto di interesse archeologico del territorio oltre all’abitato preistorico delle Colombare. Come durante la prima campagna di scavo, continua infatti la nostra “esplorazione” dei siti significativi del territorio.

Situata tra l’Azienda agricola Benedetti la Villa e Agricola Franchini, è ora oggetto di una campagna di scavo estensiva iniziata ormai cinque mesi fa e che vede impegnati diversi enti in sinergia: la Soprintendenza di Verona, l’Accademia di Belle Arti di Verona, il Politecnico di Milano – sede di Mantova e l’Università di Verona. Durante la visita guidata, abbiamo scattato qualche foto ai mosaici e alle strutture, che però non è stato possibile pubblicare perché la ricerca è ancora in corso.

L’intenzione degli enti locali è continuare la ricerca e avviare un processo valorizzazione dell’area, per interessare e coinvolgere i cittadini. Un obiettivo molto simile al nostro, insomma.
La speranza è che la valorizzazione di entrambi i siti possa avere un impatto positivo sul territorio!

Domenica 22 agosto, siamo arrivati!

E così, finalmente ci siamo: da domani, 23 agosto, fino a venerdì 1 ottobre, riprendono le attività di scavo alle Colombare di Negrar di Valpolicella. E come in occasione della nostra prima campagna, che si è svolta nel 2019, abbiamo deciso di riproporvi il nostro personalissimo diario di scavo, un aggiornamento quasi quotidiano delle attività in cui saremo impegnati, per raccontarvi la nostra esperienza.

In attesa di riaprire i saggi e affondare le trowel nel terreno, abbiamo preso possesso dei nostri alloggi temporanei. Grazie al supporto del Comune di Negrar, una metà di noi alloggerà alla Protezione Civile di Mazzano, mentre l’altra metà non molto distante, nel salone del Centro sportivo. Ci ha accolti Chiara Reggio, membro veronese dello staff di scavo e responsabile della didattica, a cui è toccato fare la spola da una sede all’altra per la consegna delle chiavi.

Per ragioni di sicurezza dettate dall’emergenza Covid, infatti, stavolta non possiamo dormire tutti sotto lo stesso tetto. Sempre per garantire la maggior sicurezza possibile a noi stessi e alle persone che incontreremo durante questa esperienza, siamo tutti vaccinati con due dosi e muniti di green pass.

A parte questo piccolo inconveniente, cercheremo di trascorrere insieme il maggior numero di occasioni possibili. Il primo? L’immancabile cena di inizio scavo!

Post Author: Redazione

4 Replies to “Colombare di Negrar di Valpolicella: diario di scavo 2021”

  1. Com’è bello sapere che il nostro bellissimo territorio serve a giovani studenti di archeologia ad approfondire le loro tecniche di ricerca e conoscenze, mentre a noi a riscoprire è ricollocare il nostro passato.Auguti a tutti voi,nella speranza che vi troviate bene

    1. Siamo felicissimi di essere qui per queste sei settimane di campagna di scavo. Grazie per l’affetto e l’incoraggiamento, faremo del nostro meglio per aggiornarvi e rendervi partecipi della nostra esperienza!

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