L’interruzione della mungitura brusca o graduale rappresenta un’importante decisione da prendere per quanto riguarda la gestione della vacca da latte alla messa in asciutta. Le conseguenze derivanti dalla scelta di tali modalità non sono ancora del tutto chiare. Uno studio condotto da Zobel et al. (2013) ha valutato due diversi protocolli in funzione del benessere manifestato dalle bovine, calcolato come tempo di riposo, e delle perdite di latte nei primi giorni dalla messa in asciutta.
La prova è stata condotta su vacche Holstein, con produzione media di 24±5 kg/d. Nel gruppo delle vacche asciugate in modo graduale, la riduzione della mungitura è avvenuta secondo tale schema: giorno 0-2: mungitura solo mattina; giorno 3 mungitura solo al pomeriggio; giorno 4 no mungitura; giorno 5 mungitura solo alla mattina e poi asciutta. Le altre vacche sono state asciugate in modo brusco al giorno 0. Alla messa in asciutta sono state trattate tutte con antibiotici e sigillanti per capezzoli. Si è monitorato il tempo di riposo in cui la vacca è rimasta coricata e le perdite di latte nei giorni successivi al dry-off, inoltre è stato possibile valutare la conta delle cellule somatiche (SCS) in campioni di latte prelevati prima della messa in asciutta, al parto e dopo circa 7-10 giorni.
Dai risultati è emerso che:
- Produzione di latte alla messa in asciutta: nelle vacche asciugate in modo graduale, la produzione media dell’ultima mungitura è stata di 11 kg, mentre per le vacche asciugate in maniera brusca è stata di 14 kg.
- Comportamento: tempo di riposo, frequenza dei periodi di riposo e durata degli stessi. Il tempo di riposo si è ridotto dopo la messa in asciutta, così come il numero degli eventi, mentre è aumentata la durata degli stessi. Il trattamento non ha avuto effetto su questi comportamenti. Si è notato invece che le vacche più produttive stavano meno coricate nei giorni dopo la sospensione della mungitura.
- Perdite di latte: si osservano maggiori eventi di perdita di latte nelle vacche asciugate in modo brusco rispetto a quelle asciugate gradualmente, le quali mostravano tali eventi solo al giorno 3.
- SCS: il trattamento non ha avuto effetti sul numero di cellule somatiche. In entrambi i gruppi si osserva però un aumento dalla messa in asciutta alla prima mungitura, ma i valori tornano al di sotto di quelli iniziali nel prelievo effettuato dopo 7-10 giorni dal parto.
- Attesa al cancello: in attesa della mungitura a cui erano abituate prima della messa in asciutta. Valore molto variabile tra le vacche, ma quelle con interruzione graduale hanno mostrato una variazione inferiore rispetto ai valori base, mentre la disparità tra le vacche con messa in asciutta brusca è risultata maggiore.
La riduzione della produzione di latte nelle vacche asciugate gradualmente al giorno 5 deve essere principalmente legata al passaggio ad una razione meno energetica. Si sostiene quindi che la combinazione di una messa in asciutta graduale con una riduzione dell’apporto energetico della razione possa ridurre la produzione lattea alla messa in asciutta.
La riduzione dei tempi di riposo non è stata influenzata dal trattamento. Tali variazioni possono essere spiegate in parte dal cambiamento della gestione dell’alimentazione, che è passata da una razione molto energetica ed appetibile a una meno energetica ed appetibile basata su fieno e paglia. Ciò ha anche portato ad un aumento del periodo di alimentazione del 19%.
Le perdite di latte sono in parte legate al livello produttivo alla messa in asciutta, infatti vacche ad alta produzione e quindi asciugate ad elevati livelli produttivi, hanno maggiori difficoltà nella formazione del tappo di cheratina a chiusura del canale capezzolare e possono avere quindi maggiori problematiche di perdite. Schukken (1993) riporta che vacche che presentano perdite di latte durante l’asciutta sono più suscettibili a sviluppare mastiti cliniche nel post-parto, è quindi importante intervenire con prodotti sigillanti per permettere la corretta e rapida formazione del tappo di cheratina. Dallo studio è emerso che le vacche sottoposte ad asciutta graduale non hanno avuto perdite di latte dopo la messa in asciutta, mentre per quelle del gruppo delle “asciugate bruscamente” si sono osservati per i primi 3 giorni.
Per concludere quindi è possibile affermare che una riduzione graduale della frequenza di mungitura riduce l’incidenza e il periodo in cui si hanno fenomeni di perdita di latte, soprattutto quando la produzione alla messa in asciutta è elevata. Una riduzione graduale della frequenza di mungitura potrebbe quindi essere presa in considerazione come tecnica di messa in asciutta, in particolar modo per le vacche ad alta produzione.
Riferimenti bibliografici:
-Zobel et al. 2013. Gradual cessation of milking reduces milk leakage and motivation to be milked in dairy cows at dry-off. Journal of Dairy Science Vol. 96 No. 8