RISULTATI DA MAGA: L’ASCIUTTA SELETTIVA E L’IMPATTO AMBIENTALE

Tra il 5-7 novembre 2021, si è svolta la 93ª edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari. Durante il seminario “Uso corretto del farmaco e contrasto all’antibiotico resistenza”, le professoresse Bava e Zucali hanno proposto alcuni risultati preliminari del progetto MAGA.

Cosa sappiamo fino ad ora del Progetto MAGA?

Il progetto MAGA utilizza tecniche innovative per rendere sostenibile ed efficiente la gestione del periodo di asciutta. Nello specifico svolge una valutazione sulla gestione della mandria e in particolare delle bovine in asciutta. Inoltre, in base alla conta di cellule somatiche e differenziali del latte prelevato a fine lattazione (ultimi 30 giorni), individua quali bovine possono NON essere trattate alla messa in asciutta con antibiotico. Propone anche una valutazione degli impatti ambientali delle aziende partner.

Quali risultati preliminari si sono raggiunti?

Nelle tre aziende sono state monitorate 306 bovine e in base alle cellule somatiche e differenziali circa il 50% di queste può NON essere trattato alla messa in asciutta con antibiotico. Attualmente 178 animali sono stati monitorati durante il periodo compreso tra la fine della lattazione precedente e l’inizio della successiva: 111 sono stati trattati con antibiotico e 67 senza. Non è stata individuate una differenza significativa tra la conta delle cellule somatiche nei due gruppi di bovine a inizio lattazione, nonostante sia stato notato un aumento percentuale del 6% delle cellule somatiche a inizio lattazione nelle bovine non trattate. I risultati sono comunque inferiori alle 150.000 cellule/ml, indice delle buone condizioni sanitarie delle bovine.

L’asciutta selettiva è attuabile?

L’asciutta selettiva risulta attualizzabile nelle aziende che hanno buone condizioni di pulizia negli ambienti di stabulazione e di mungitura. Bisogna porre attenzione nella scelta delle bovine idonee, ma i risultati sono promettenti con una riduzione dell’utilizzo di antibiotico alla messa in asciutta del 37%.

Una migliore gestione dell’asciutta permette di ridurre l’impatto ambientale?

È stato proposto uno scenario alternativo di una delle aziende partner del progetto. È stato ipotizzato un allungamento del periodo di produzione delle bovine di 10 giorni, poiché gli animali spesso hanno produzioni di latte >15 kg alla messa in asciutta. Questo modifica l’equilibrio aziendale: maggiori acquisti di prodotti proteici/energetici, maggiori impatti delle bovine in lattazione, ma il tutto è affiancato da un aumento della produzione di latte. Questo scenario ha dimostrato una riduzione del 2% degli impatti ambientali totali. Questo indica come una migliore gestione dell’asciutta possa ridurre l’impatto ambientale.

Per informazioni più dettagliate, si allegano le presentazioni utilizzate nel seminario in formato PDF