LETTIERA PER I VITELLI: IMPORTANTE PER DIVERSI SCOPI!

I bovini adulti hanno un comportamento per quanto riguarda il riposarsi, e quindi lo sdraiarsi, che è fortemente legato alle caratteristiche della superficie di riposo. 

Sfortunatamente vi sono poche informazioni riguardanti come la superficie di riposo possa influenzare il comportamento dei vitelli. 

Uno studio condotto da Camilati et al (2012) ha come obiettivo quello di determinare la preferenza dei vitelli riguardo le superfici di riposo al variare dalla presenza o meno di segatura costituente la lettiera e dalla sua differente umidità.

La prova è stata condotta su 5 vitelli di razza Holstein in Canada. Prima di diventare soggetti di studio i vitelli sono stati mantenuti in gabbiette individuali (1,97 x 1,27 m) con dei muri di plastica su tre lati e la lettiera utilizzata era segatura, così come nella prova sperimentale.

Quando lo studio ha avuto inizio i muri di plastica sono stati rimossi così da consentire ai singoli vitelli l’accesso nel box a loro adiacente, avendo così a disposizione  l’area di due box  (1,96 x 2,54 m) e quindi la possibilità di dividere il box in due aree con trattamenti differenti.

I primi tre giorni di prova sono stati considerati una fase di “adattamento” durante la quale, entrambi i box ai quali avevano accesso i vitelli, sono stati distribuiti 30 kg di segatura essiccata (90% di sostanza secca). 

Dopo la fase di adattamento, in tutti i box, in una delle due aree, sono stati distribuiti 15 kg di segatura (90% sostanza secca) e nell’altra area sempre 15 kg di segatura con diversi livelli di sostanza secca in ogni box.  I diversi livelli di sostanza secca consistevano, in ordine crescente del livello di umidità, in 74%, 59%, 41% e 29% di sostanza secca, e questi costituivano la zona umida del box. Inoltre è stato inserito un ulteriore livello caratterizzato da una lettiera in calcestruzzo ottenendo così 5 livelli di trattamento a cui sottoporre i vitelli oltre a quello “base” con 90% di sostanza secca che costituiva la zona asciutta del box.

Ciascuno dei 5 vitelli è stato sottoposto per due volte ad ognuno dei 5 diversi trattamenti di “lettiera umida” per 24 ore mediante la logica del quadrato Latino.

Il comportamento è stato monitorato con delle videocamere posizionate sopra ad ogni box e mediante l’ausilio di lampade infrarossi che hanno permesso la registrazione anche nelle ore di buio. I video sono poi stati elaborati osservando ad intervalli regolari di 5 minuti il comportamento dei vitelli “in piedi” e “coricati” valutando se l’animale era completamente o prevalentemente coricato nella zona del box asciutta oppure in quella umida. Inoltre sono stati utilizzati dei sensori HOBO® in grado di determinare le temperature giornaliere a cui erano esposti i vitelli e quindi di definire i valori minimi e massimi di temperatura giornalieri. La media delle temperature durante la prova è stata di 9,3 ± 2,3°C.

È risultato che i vitelli preferivano coricarsi nelle zone asciutte piuttosto che in quelle umide soprattutto nei casi in cui l’umidità era elevata.

Il tempo che i vitelli hanno trascorso coricati nella zona umida era minore all’aumentare dell’umidità ma, al contrario, il tempo registrato è stato di 12 ore al giorno nel trattamento con il 72% di sostanza secca e di 17 ore nel trattamento con 29% di sostanza secca.

In nessun caso è stata preferita la zona in calcestruzzo rispetto alla zona asciutta (90% s.s.).

Una delle motivazioni per cui i vitelli possono aver evitato le zone umide è perché, nelle zone umide, è maggiore la perdita di calore ed il raffreddamento dell’animale che, in questa prova, era sottoposto a basse temperature.

In ogni caso questo studio ha mostrato l’importanza della lettiera non solo per quanto riguarda l’igiene, fondamentale soprattutto in questa fase delicata della vita dell’animale, ma anche per garantire una lettiera asciutta e morbida e quindi il libero comportamento del vitello appena nato.

T. V. Camiloti ,J. A. Fregonesi , M. A. G. von Keyserlingk and D. M. Weary (2012)

Short communication: Effects of bedding quality on the lying behavior of dairy calves.                    J. Dairy Sci. 95 :3380–3383