Lo studio preso in considerazione è stato svolto presso l’Università di Wageningen (Olanda) con lo scopo di valutare come una lunghezza differente del periodo di asciutta possa influenzare lo sviluppo di infezioni intramammarie prima e dopo il parto e il valore delle cellule somatiche nella lattazione successiva; inoltre lo studio si pone come obbiettivo quello di determinare quali caratteristiche sono associate alla salute della mammella in base ai diversi periodi di asciutta.
Ad oggi è possibile affermare che il tessuto mammario necessita di almeno 35 giorni per potersi rigenerare tuttavia non è ancora possibile formulare ipotesi certe sugli effetti che il periodo di asciutta ha sulla salute della mammella in quanto i diversi studi svolti a riguardo hanno ottenuto risultati discordanti; alla luce di questi studi, sembrerebbe però possibile affermare che gli effetti dipendano da diversi aspetti quali l’ordine di parto, il mese del parto, la produzione di latte al momento dell’asciutta e la manifestazione di mastiti nelle lattazioni precedenti.
La sperimentazione è stata condotta su 167 vacche frisone (60 primipare e 107 pluripare) presso l’allevamento sperimentale universitario; le bovine sono state prima suddivise in gruppi in funzione dell’ordine di parto, della data prevista del parto, della produzione e del BCS e successivamente sono state casualmente assegnate ad un periodo di asciutta differente tra 0, 30 o 60 giorni.
Durante la prova sono stati raccolti dati riguardanti la quantità di latte prodotta, il contenuto di grasso e proteine e le cellule somatiche i quali sono stati valutati mensilmente prima del periodo di asciutta mentre settimanalmente dal parto fino alla fine della lattazione; una volta raccolti i dati sono stati poi valutati mediante analisi statistiche per ottenere i risultati finali.
Dallo studio è emerso che la produzione di latte è maggiore in bovine che hanno effettuato un periodo di asciutta di 60 giorni mentre per quel che riguarda i valori legati alle cellule somatiche, non vi sono differenze in funzione della lunghezza dell’asciutta per quel che riguarda i valori rilevati prima dell’asciugatura; tuttavia è stata riscontrata una certa variazione in funzione dell’ordine di parto, infatti, su bovine con un minore ordine di parto sono stati riscontrati valori inferiori per quel che riguarda le cellule somatiche alla messa in asciutta.
Le differenze di cellule somatiche sono maggiormente accentuate nel post- parto, è stato infatti riscontrato che le bovine con una maggiore concentrazione di cellule somatiche nel latte sono le pluripare che non hanno effettuato l’asciutta mentre le primipare che hanno effettuato 30 o 60 giorni di asciutta ottengono valori inferiori, sottolineando l’effetto positivo del periodo di asciutta e ponendo ancora una volta l’accento sul fatto che la salute della mammella sia strettamente legata all’ordine di parto della bovina.
È stato inoltre osservato che la proporzione di animali che nel post- parto risultano avere per la prima volta le cellule somatiche superiori a 200.000 cells/ml o che risultano non affetti da mastite non varia in funzione della durata del periodo di asciutta.
Analizzando i risultati ottenuti è possibile ipotizzare che i valori più alti di cellule somatiche nel post- parto in assenza di asciutta siano dovuti ad un’infezione intramammaria non curata prima del parto a causa appunto della mancata sospensione della mungitura e di conseguenza dell’impossibilità di effettuare trattamenti antibiotici; un’altra ipotesi sostiene invece che la completa involuzione e rigenerazione del tessuto mammario porti alla produzione di lattoferrina e immunoglobuline che proteggono la mammella dalle infezioni e che, di conseguenza, con periodi di asciutta troppo brevi non si raggiunge il completamento di questo processo influenzando negativamente le difese della mammella.
È stato inoltre osservato che in assenza di asciutta aumenta la possibilità di sviluppare mastiti croniche di conseguenza questo tipo di strategia gestionale non risulta adatta a bovine che presentano valori di cellule somatiche alti all’ultimo controllo pre- parto.
In conclusione, dallo studio è possibile affermare che sicuramente la lunghezza dell’asciutta influenza la concentrazione di cellule somatiche e l’insorgenza di mastiti croniche nella lattazione successiva, tuttavia è stato evidenziato che la salute della mammella dipende fortemente anche da altri fattori come ad esempio l’ordine di parto, anche se è necessario effettuare ancora diversi studi a riguardo.
Bibliografia:
- Van Hoeij R. J. (2016), Cow characteristics and their association with udder health after different dry period lenghts, Journal of Dairy Science, Vol. 99, No. 10.