L’asciutta è una fase cruciale dell’allevamento della bovina da latte che influenza, in termini produttivi e riproduttivi, la lattazione successiva ed è a sua volta influenzata dall’andamento della lattazione precedente.
Proprio per questo motivo, i rilievi effettuati nell’ambito del Progetto MAGA (Modelli Aziendali per la Gestione efficiente e sostenibile del periodo di Asciutta nella bovina da latte) si sono in parte concentrati sulla valutazione degli aspetti qualitativi del latte prodotto nelle tre aziende partner del progetto.
Durante il periodo compreso tra gennaio e luglio 2020 infatti, sono stati effettuati prelievi di latte con cadenza mensile su alcune bovine a inizio (<100 d) e fine (>200 d) lattazione.
I due gruppi ottenuti, inizio e fine lattazione, erano così formati:
Tabella 1- Ripartizione degli animali campionati in funzione dello stadio di lattazione e del numeri di parti.
Bovine campionate (n) | Primipare (%) | Pluripare (%) | |
Inizio lattazione | 122 | 45,1 | 54,9 |
Fine lattazione | 142 | 45,8 | 54,2 |
Totale | 264 | 45,5 | 54,5 |
Dalle analisi del latte, effettuate presso l’ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) di Crema i risultati ottenuti sono stati i seguenti:
Tabella 2- Parametri qualitativi medi riscontrati nel latte di bovine a inizio lattazione.
Inizio lattazione | Grasso (%) | Proteine (%) |
Media | 4,15 | 3,18 |
Dev. Standard | 0,85 | 0,41 |
Tabella 3- Parametri qualitativi medi riscontrati nel latte di bovine a fine lattazione.
Fine lattazione | Grasso (%) | Proteine (%) |
Media | 4,29 | 3,64 |
Dev. Standard | 0,65 | 0,32 |
Confrontando i dati ottenuti è possibile osservare come i valori di grasso e proteine riscontrati nel gruppo delle bovine a inizio lattazione (Tabella 2) siano inferiori rispetto a quelli delle bovine a fine lattazione (Tabella 3). Questo aspetto può essere facilmente spiegato dal fatto che per la Frisona (razza allevata in tutte e tre le aziende partner) il picco di lattazione è raggiunto intorno a 80 giorni di lattazione (Fantini A., 2012), quindi, perfettamente all’interno dell’intervallo considerato per il prelievo del latte (<100 d); ciò significa che il latte delle bovine a inizio lattazione ha subito un effetto “diluizione” dovuto al fatto che il campionamento è stato realizzato nel periodo prossimo al picco di produzione.
Tabella 4- Parametri qualitativi medi del latte bovino lombardo. Controlli AIA sulla produttività del latte (2019).
AIA | Grasso | Proteine |
Media (%) | 3,82 | 3,34 |
Dev. Standard | 0,6 | 0,32 |
Comparando i valori ottenuti tramite i rilievi del Progetto e le medie individuate a livello lombardo tramite i controlli dell’AIA (Associazione Italiana Allevatori), riportate nella Tabella 4, è possibile osservare come l’unico valore che si attesta al di sotto della media regionale è il titolo proteico del latte delle bovine a inizio lattazione, aspetto riconducibile sempre a quanto spiegato in precedenza.
Tabella 5- Valori medi di Cellule Somatiche (CCS) e Carica Batterica (CBS) riscontrati nelle bovine a inizio lattazione.
Inizio lattazione | CCS (log10 cellule/ml) | CBS (log10 UFC/ml) |
Media | 4.99 | 4.51 |
Dev. Standard | 0.69 | 0.52 |
Tabella 6- Valori medi di Cellule Somatiche (CCS) e Carica Batterica (CBS) riscontrati nelle bovine a fine lattazione.
Fine lattazione | CCS (log10 cellule/ml) | CBS (log10 UFC/ml) |
Media | 5.09 | 4.56 |
Dev. Standard | 0.59 | 0.50 |
Per quel che riguarda infine la carica batterica (CBS) e le cellule somatiche (CCS) i valori ottenuti sono quelli riportati nelle Tabelle 5 e 6; ricordiamo che il limite legale per la commercializzazione del latte è pari a 400.000 cellule/ml per quel che riguarda le cellule somatiche e 100.000 UFC/ml per la carica batterica.
Dai rilievi del Progetto i valori osservati di cellule somatiche (CCS) sono 4,99 log10 cellule/ml nel gruppo a inizio lattazione e 5,09 log10 cellule/ml nel gruppo a fine lattazione, corrispondenti rispettivamente a 97.446 cellule/ml e 123.973 cellule/ml; per quel che riguarda la carica batterica (CBS) invece sono stati rilevati valori pari a 4,51 log10 UFC/ml nel gruppo a inizio lattazione e 4,56 log10 UFC/ml nel gruppo a fine lattazione, corrispondenti rispettivamente a 32.379 UFC/ml e 36.293 UFC/ml.
In conclusione, osservando nel complesso i dati ottenuti dalle rilevazioni del Progetto è possibile affermare che in tutte e tre le aziende partner viene prodotto latte di ottima qualità che rispetta gli standard qualitativi e normativi fondamentali per la sua commercializzazione.
Bibliografica:
- Limite legale per la carica batterica: http://archive.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=526#:~:text=Il%20limite%20legale%20%C3%A8%20di,crudo%20destinato%20alla%20vendita%20diretta.
- Limite legale per le cellule somatiche: http://archive.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=524#:~:text=Il%20limite%20legale%20%C3%A8%20di,eseguito%20nel%20corso%20dell’anno.
- Bollettino AIA sulla produttività del latte 2019: http://bollettino.aia.it/Contenuti.aspx?CD_GruppoStampe=RS&CD_Specie=C4
- Fantini A. (2012), Importante l’analisi della curva di lattazione. Supplemento a L’informatore Agrario 39/2012.